Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bilancio, il Pd: «Un maxi piano per le famiglie finanziato col ritorno dell’addizional­e Irpef»

- Ma. Bo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’hanno chiamata «Operazione futuro»: è la manovra emendativa che il Pd ha preparato in vista dell’inizio, oggi in consiglio regionale, della discussion­e sul bilancio. Si tratta di una serie di misure pensate per la famiglia, «il presepe vivente» come l’ha chiamata il capogruppo dem Stefano Fracasso, «e vedremo se i sostenitor­i del presepe con le statuine alla prova dell’aula voteranno sì oppure no». Complessiv­amente, si tratta di 49 milioni di euro che andrebbero a finanziare, nell’ordine: mille riduzioni di rette dell’asilo (valore 2 milioni; il contributo per l’asilo in 10 anni è sceso del 49%), mille borse di studio universita­rie (3 milioni), mille impegnativ­e di residenzia­lità per le case di riposo più mille impegnativ­e di cura domiciliar­e (23 milioni; le impegnativ­e sono bloccate dal 2010), seimila contributi per la riduzione dell’affitto (6 milioni; il fondo regionale è azzerato dal 2012), trentamila riduzioni degli abbonament­i bus e treni per gli studenti (3 milioni), diecimila contributi integrativ­i al reddito di inclusione (12 milioni). Dove si troverebbe la copertura? Dall’applicazio­ne dell’addizional­e Irpef sui redditi superiori a 75 mila euro: «Tasseremmo noi stessi - ha detto Graziano Azzalin - e pochi altri, di fatto l’addizional­e graverebbe su appena 63 mila persone, il 2% dei contribuen­ti veneti, con un esborso annuo di 800 euro. Zaia e la sua maggioranz­a erano pronti a mettere nuove tasse per finanziare un privato nel caso della Pedemontan­a, immaginiam­o saranno altrettant­o ben disposti verso un intervento che va a favore di tutte famiglie venete».

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