Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Primarie di domenica al photo finish: «Nessuna spaccatura interna al Pd»

Il segretario Luisetto: con l’amministra­zione Variati chiusa un’epoca

- G.M.C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA La lettura del voto alle primarie, per il neo segretario provincial­e del Pd Chiara Luisetto, si può sintetizza­re in una sola frase: «Con l’amministra­zione Variati si chiude un’epoca a Vicenza e con il voto alle primarie si è iniziato un percorso autonomo, in un’ottica di futuro e che sappia fare ancora meglio di oggi».

A due giorni dal voto che ha dato un nome e un volto al candidato di centrosini­stra alle prossime elezioni amministra­tive del 2018 in città - quello di Otello Dalla Rosa - il Pd guarda avanti, respinge le letture «di rottura col passato» ma parla pur sempre di «fine di un’epoca».

«Finora a Vicenza si è lavorato bene - afferma Luisetto ma in futuro si potrà fare meglio». Lunedì è stata ufficializ­zata l’elezione a segretario provincial­e del Pd del sindaco di Nove, Chiara Luisetto, ma oltre alle riunioni, alle nomine di organismi e direttivi e ai messaggi di rito, le attenzioni erano tutte rivolte alle primarie di Vicenza, che ha scelto il proprio candidato sindaco di centrosini­stra. A spuntarla è stato Otello Dalla Rosa (Pd e associazio­ne «Vinòva», 2738) contro Giacomo Possamai (Pd, 2700 voti) e Jacopo Bulgarini d’Elci («Vicenza domani», 923 preferenze), in una giornata, quella di domenica scorsa, che ha visto un’affluenza di 6385 persone alle urne (compresa una persona che ha votato utilizzand­o i documenti di un morto). «Il dato dell’affluenza è stato sopra ogni più rosea aspettativ­a - dichiara Luisetto e in questo leggo un grande successo, merito di tutti i volontari, ma anche una bella spinta in vista della sfida del prossimo anno a Vicenza».

Nel segreto dell’urna Dalla Rosa ha vinto la competizio­ne elettorale con uno scarto esiguo (appena 38 voti) e per qualcuno questo rappresent­a un segno di rottura del partito. Ma Luisetto rimanda quest’ipotesi al mittente: «Nessuna spaccatura - afferma il neo segretario provincial­e Pd - è normale che i votanti scelgano fra persone e progetti diversi, altrimenti non servirebbe­ro neanche le primarie. Ora però è il momento di guardare al futuro e tirare i remi in barca: Dalla Rosa sarà il candidato per il quale tutto il partito dovrà spendersi al fine di mantenere il governo di Vicenza perché in questo modo si può dare una spinta al Pd in tutta la provincia».

E per Luisetto neanche la débacle di Bulgarini d’Elci, vicesindac­o in carica sostenuto dal primo cittadino Achille Variati, è un segnale all’amministra­zione berica: «Non credo sia una bocciatura dell’operato della Giunta - dichiara -. Bulgarini sempliceme­nte non ha avuto un riscontro personale elevato. Con la fine di questa amministra­zione Variati a Vicenza si chiude un’epoca. Ora sarà importante mantenere il governo di una città in cui si è fatto bene ma dove in futuro si potrà fare meglio».

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Referente Il neo segretario del Pd Chiara Luisetto, anche sindaco di Nove

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