Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, spuntano gli operai sul tetto «Nuova guaina contro la pioggia»
L’intervento dopo la rivolta sul web dei bassanesi e il pressing della Giunta
BASSANO A quattro settimane di distanza dal forte vento che ha strappato la guaina provvisoria della copertura del Ponte degli Alpini, ieri sono iniziate le tanto attese operazioni di ripristino.
Le maestranze dell’impresa appaltatrice dei lavori di restauro, la Nico Vardanega Costruzioni, sono salite sul tetto per predisporre la «linea vita». Si tratta di un insieme di dispositivi di ancoraggio installati sulla sommità della struttura palladiana, in conformità con gli standard della sicurezza previsti dalla normativa, permettendo agli operatori di lavorare e di muoversi senza correre rischi.
«La ditta ci ha garantito che in un paio di giorni l’operazione sarà portata a termine senza mai chiudere il passaggio pedonale - ha fatto sapere Roberto Campagnolo, assessore alla Cura urbana – ci auguriamo che i tempi siano rispettati perché sono previste altre ondate di maltempo. Oltre a sostituire la porzione rovinata della guaina protettiva, l’impresa provvederà a puntellare meglio quella che aveva resistito». Era il 13 novembre scorso quando le raffiche di vento strapparono parte del rivestimento della sommità del monumento dalla quale, la scorsa primavera, la stessa ditta aveva tolto i coppi per alleggerire la struttura. Al triste spettacolo esterno si è poi aggiunto quello creato dalle precipitazioni. La pioggia è infatti penetrata dalle fessure del soffitto all’interno del ponte formando pozzanghere sul piano ligneo di calpestio. Una situazione inaccettabile per i bassanesi affezionati al loro simbolo.
«Da subito abbiamo sollecitato l’impresa ad intervenire – ha sottolineato l’assessore – che inizialmente era orientata a raggiungere la sommità attraverso la posa di impalcature, poi ha deciso di utilizzare la linea vita. Il nostro pressing è stato costante». «Per poter salire sul tetto abbiamo dovuto predisporre un piano della sicurezza – ha dichiarato Giannantonio Vardanega, il titolare della ditta, motivando il ritardo – che è stato autorizzato».
Un botta e risposta che ha richiamato alla memoria le forti tensioni primaverili tra Comune e impresa e che ha alimentato nuove polemiche sulla gestione dell’intervento.
Ieri, intanto, il passaggio all’interno del ponte è stato spostato a sud per evitare possibili interferenze con i lavori e gli addetti del Comune hanno ripulito le lampade dalle ragnatele. Stando sempre alle dichiarazioni dell’impresario, prima di Natale potrebbe ripartire il cantiere per i lavori di consolidamento delle fondazioni a est del ponte con la ricostruzione delle ture.