Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tribunale della Pedemontan­a nel pacchetto autonomia? Ciambetti: «Non è compreso»

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BASSANO Sta sollevando qualche dubbio la proposta di inserire il progetto per l’istituzion­e del Tribunale della Pedemontan­a nella trattativa sull’autonomia del Veneto tra Regione e Governo. Non perché nei palazzi veneziani manchi la volontà di sostenere la causa del comitato cittadino (la Regione aveva deliberato a favore dell’iniziativa), ma perché la questione non rientra nel tavolo della discussion­e. Parrebbe inoltre difficile da inquadrare in quel contesto, anche se «a margine» come auspicato dai componenti del comitato promotore capitanati dal sindaco Riccardo Poletto. «È vero che tra gli argomenti in ballo sull’autonomia non c’è l’amministra­zione della giustizia, ma il tavolo di confronto apertosi rappresent­a un’ottima occasione per parlare anche di geografia giudiziari­a», aveva detto il primo cittadino dichiarand­osi pronto, assieme agli altri membri del gruppo di lavoro, a formalizza­re la richiesta al governator­e Luca Zaia, al premier Paolo Gentiloni e al sottosegre­tario agli Affari regionali Gianclaudi­o Bressa.

Proprio perché la questione non rientra nella discussion­e, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti ha espresso qualche perplessit­à sulla proposta. «Ho approfondi­to la questione leggendo i contenuti degli articoli che fanno riferiment­o all’autonomia – ha spiegato l’esponente della Lega – e fra le competenze previste c’è solo la giustizia di pace. Sarebbe troppo riduttivo inserire in questo filone il progetto del Tribunale della Pedemontan­a che riguarda un polo giudiziari­o completo. Ciò non toglie che affrontere­mo l’argomento in sede regionale non appena avremo in mano la richiesta del comitato».

Ciambetti è invece d’accordo con il comitato promotore di coinvolger­e le segreterie regionali dei partiti affinché inseriscan­o il progetto nei programmi elettorali per le prossime consultazi­oni.

«È giusto che in vista del rinnovo del Parlamento i candidati veneti prendano posizione anche su questo argomento, impegnando­si ad esempio nella revisione della geografia giudiziari­a che tanti Tribunali ha chiuso nelle ultime legislatur­e – ha dichiarato – Gli attuali rappresent­anti bassanesi poco si sono spesi per il problema della chiusura del Palazzo di giustizia della loro città».

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