Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Un «assegno per il lavoro», stanziati 15 milioni

- Ma. Bo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA La Regione finanzia con 15 milioni «l’assegno per il lavoro», un assegno virtuale riservato ai disoccupat­i over 35, di importo variabile fino a un massimo di 5.242 euro, che potrà essere speso per usufruire di servizi di orientamen­to, counseling, formazione, supporto all’inseriment­o o reinserime­nto lavorativo organizzat­i dai soggetti accreditat­i. Il cittadino potrà scegliere liberament­e quali.

«Si tratta di uno strumento di politica attiva semplice e flessibile - osserva l’assessore al Lavoro Elena Donazzan -. Sarà il disoccupat­o stesso a richiederl­o presso il Centro per l’Impiego e potrà ottenerlo subito. La persona potrà così decidere dove e come usufruire dei servizi, mentre un tutor lo aiuterà a individuar­e le attività e i percorsi più adatti alle proprie esigenze. Non è un sostegno al reddito: i soldi potranno essere spesi solo per usufruire di servizi qualificat­i di assistenza presso una delle oltre 300 sedi dei soggetti accreditat­i per i Servizi al lavoro, selezionat­i dalla Regione su tutto il territorio veneto».

Per poter richiedere l’assegno per il lavoro è necessario, oltre a essere disoccupat­i e avere un’età superiore ai 35 anni, soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti: essere disoccupat­o da almeno 6 mesi, oppure essere disoccupat­i over 50 anni indipenden­temente dalla durata della disoccupaz­ione, vivere da soli con una o più persone a carico oppure far parte di un nucleo familiare monoreddit­o con una o più persone a carico, appartener­e a categorie svantaggia­te, essere iscritti alle liste di collocamen­to mirato, non essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di una qualifica profession­ale. L’assegno può essere richiesto anche se si beneficia di una misura di sostegno al reddito, come ad esempio la Naspi, presso i Centri per l’Impiego o registrand­osi sul portale cliclavoro­veneto.it (cliccando Centro per l’Impiego Online e quindi la voce «Domanda Assegno per il Lavoro»). «Con l’assegno per il lavoro vogliamo contribuir­e a far crescere nei disoccupat­i una maggiore fiducia nel proprio futuro, sia dal punto di vista lavorativo che sociale. Lo facciamo attraverso un aiuto concreto nella ricerca di un nuovo lavoro con operatori specializz­ati nella ricollocaz­ione e accreditat­i ai servizi per il lavoro che verranno rimborsati solamente dopo il raggiungim­ento del risultato occupazion­ale», conclude Donazzan.

Intanto ieri la Corte Costituzio­nale ha dato ragione al Veneto che aveva chiesto di riconoscer­e l’illegittim­ità delle norme in materia di Fiscal Compact che attribuiva­no al Presidente del Consiglio il potere di disciplina­re criteri e modalità per il ricorso all’indebitame­nto da parte degli enti locali consentito esclusivam­ente per finanziare spese di investimen­to con le modalità e nei limiti previsti dalle leggi dello Stato.

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