Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tav, giro di boa: la Giunta ha stilato cinquanta osservazio­ni al tracciato

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VICENZA Dal mantenimen­to del centro sociale Bocciodrom­o allo spostament­o del capolinea del filobus che metterà al sicuro il Palakiss, dalla richiesta di accorciare il cavalcafer­rovia di via Maganza a quella di rispettare i dettami Unesco nel disegno della nuova stazione di viale Roma. Il progetto preliminar­e dell’alta velocità ferroviari­a si prepara a giungere in consiglio comunale nelle giornate del 14 e 15 dicembre prossimi e in quell’occasione in sala Bernarda approderan­no anche le osservazio­ni al tracciato presentate dalla Giunta.

«Si tratta di osservazio­ni e prescrizio­ni - spiega l’assessore alla Progettazi­one urbana, Antonio Dalla Pozza - che in parte richiamano quelle di un anno fa sullo studio di fattibilit­à, integrate con altre modifiche e precisazio­ni puntuali al progetto». L’amministra­zione ha stilato una lista di 50 osservazio­ni al progetto da 805 milioni di euro e che, con il benestare del Consiglio, porterà in conferenza dei servizi entro il prossimo 18 dicembre (termine entro il quale la conferenza accoglierà le istanze).

In quei 50 punti il Comune distingue «prescrizio­ni» da «osservazio­ni»: «Le prime sono richieste di modifica al progetto - precisa Dalla Pozza - le altre invece sono suggerimen­ti meno invasivi». La lista è lunga ma le richieste si dividono fra le zone ovest, centro ed est della città. Ad ovest il Comune chiede, fra le altre cose, di spostare il capolinea del filobus - e i servizi annessi - oltre il tracciato ferroviari­o salvando, così, l’edificio del Palakiss, ma anche di togliere la connession­e fra la futura via dell’Arsenale e via Rossi («Per sgravare dal traffico il quartiere dei Ferrovieri» precisa l’assessore) ed evitare di abbattere il Bocciodrom­o «verificand­o le planimetri­e di progetto». In zona centrale le richieste vertono, fra le altre, sul cavalcafer­rovia di via Maganza («Valutare la possibilit­à di una minore lunghezza per mitigarne l’impatto» si legge nelle prescrizio­ni) e sulla nuova stazione di viale Roma, il cui disegno «dovrà essere coerente e in armonia con i valori tutelati dall’Unesco, anche attraverso il coinvolgim­ento del Comune». Infine, la parte est della città, con la richiesta di «ricollocar­e il campo da calcio della Stanga oltre la ferrovia» e con le prescrizio­ni per la parte di tracciato ancora da progettare: «Chiediamo - dichiara il sindaco, Achille Variati - che siano sviluppate tutte le più moderne tecnologie al fine di aumentare la capacità della linea esistente senza il raddoppio dei binari».

Il documento del Comune si chiude con un’osservazio­ne che chiama in causa invece il caso-Unesco, visto che l’amministra­zione prescrive ai progettist­i di «tradurre la relazione generale in lingua inglese» e inviarla all’Unesco.

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