Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sparisce con moglie e figlia spiccato mandato di cattura
L’uomo era stato denunciato dalla donna per maltrattamenti
VICENZA Mandato di arresto europeo per Mineo Caoduro. Su richiesta della procura di Vicenza il gioielliere di 53 anni è ricercato a livello internazionale: ha fatto perdere le sue tracce e con lui sono scomparse la compagna Barbara Golin, 44 anni, e la figlia di 13. Gli investigatori sono convinti che sia vivo e all’estero, forse nell’Europa dell’Est, ma che da fine giugno si sia reso irreperibile nonostante siano scattati una serie di provvedimenti giudiziari a suo carico.
La famiglia vive da anni in via Lago di Braies a Vicenza. All’inizio dell’estate la donna, assistita dall’avvocato Anna Sambugaro, aveva denunciato il convivente per maltrattamenti, sostenendo che il compagno la picchiava e la costringeva a pratiche umilianti.
Per parte sua Caoduro, assistito dall’avvocato Lino Roetta, si era difeso smentendo qualsiasi violenza o aggressività. Ma la querela non era stata ritirata e il pubblico ministero Paolo Fietta aveva aperto un’inchiesta per maltrattamenti in famiglia chiedendo e ottenendo dal giudice Cristina Arban l’allontanamento del 53enne. Inoltre, la compagna del commerciante di preziosi e la figlia erano state temporaneamente collocate in una struttura protetta, gestita da religiose.
Il 29 giugno scorso tutti e tre – Caoduro, la compagna e la ragazzina – sono scomparsi. Qualche giorno dopo, secondo gli accertamenti svolti su indicazione della procura dalla squadra mobile della questura di Vicenza, guidata dal vice questore Davide Corazzini, l’auto della famiglia è stata trovata parcheggiata fuori dal casello autostradale di Mirano, nel Veneziano. E nei giorni successivi la polizia di Vicenza ha accertato che la famiglia al completo ha acquistato una macchina usata a Gradisca d’Isonzo, Gorizia.
Nelle settimane seguenti, tramite il suo avvocato, Barbara Golin ha fatto pervenire in Italia delle rassicurazioni sulla sua salute e su quella della figlia, spiegando di essere all’estero e facendo sapere di non essere assieme al compagno.
Ma la realtà è che ad oggi, passati quasi sei mesi, alla procura di Vicenza non risulta che la tredicenne sia più stata trovata. Nemmeno Caoduro ha più dato informazioni su di sé. Nel frattempo la violazione del divieto di avvicinamento ha avuto un’ulteriore conseguenza, un provvedimento di detenzione in carcere. E l’irreperibilità del 53enne ha spinto la procura a chiedere un mandato di arresto europeo. Il giudice Cristina Arban lo ha emesso alcune settimane fa.
Gli investigatori vicentini sono certi che Mineo Caoduro sia vivo e vegeto: la loro speranza è che l’arresto venga compiuto dalla polizia del Paese che ospita il gioielliere 53enne, e nel frattempo si continuerà ad indagare per identificare con certezza dove sia ora.
Il commerciante di preziosi potrebbe aver trovato un appoggio nell’Est Europa e risiedere lì dal momento dell’allontanamento dalla casa di quartiere Laghetto dove viveva con la famiglia, dove non si è più visto nessuno dei tre.