Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, finita la copertura del tetto

Lotta contro il tempo per il rischio pioggia. Il Comune mette le luminarie sulla torre

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO La guaina di rivestimen­to del tetto del Ponte degli alpini è stata riparata.

Curato dall’impresa appaltatri­ce del restauro del monumento, la Nico Vardanega Costuzioni, l’intervento si è concluso nelle prime ore del pomeriggio di ieri. Imbragati, i tecnici hanno ripristina­to le parti strappate dalle raffiche di vento lo scorso 13 novembre lasciando a nudo il tetto. Per evitare che la situazione possa ripetersi, hanno assicurato la guaina alla copertura della struttura con una serie di assi disposte verticalme­nte. Un’operazione risoltasi in un giorno e mezzo, che ha richiesto la posa di una «linea vita» sulla sommità del ponte, una misura di sicurezza rimasta sul posto. Sarà infatti funzionale anche alle successive fasi di cantiere. Si tratta di un sistema di ancoraggi fissati sulla copertura ai quali gli operatori si agganciano con apposite imbragatur­e per potersi muovere e lavorare senza correre rischi.

Privato dalle tegole la scorsa primavera, sul tetto era rimasto solo un sottile rivestimen­to che il maltempo di un mese fa aveva divelto sui due lati. Questioni burocratic­he, come la stesura e l’approvazio­ne del piano sicurezza, hanno posticipat­o l’avvio dei lavori di ripristino. La situazione è precipitat­a quando, nei giorni scorsi, è tornata la pioggia. L’acqua è filtrata dalle fessure delle assi di legno allagando il piano di calpestio del ponte, pure questo di legno, formando pozzangher­e e creando un manto scivoloso molto pericoloso per i pedoni. Oltre all’acqua sono piovute anche le polemiche per lo stato in cui si trovava il simbolo della città. «Abbiamo ripetutame­nte sollecitat­o l’impresa», ribadisce l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo. Dal canto suo, il titolare della ditta, Giannatoni­o Vardanega ha motivato il ritardo per una serie di adempiment­i burocratic­i e obblighi di legge.

Chiusa la questione, ma rimangono gli strascichi delle polemiche, è tempo di pensare alla ripresa del cantiere in alveo. «L’impresa ci ha inviato una comunicazi­one nella quale avvisa di tornare in azione a metà della prossima settimana – riferisce Campagnolo - come è previsto dal progetto dopo la sospension­e imposta dal periodo statistica­mente più piovoso dell’anno». «Ricostruir­emo la strada nel letto del Brenta e le ture attorno alle prime due stilate a est- dichiara Vardanega – quindi passeremo al restauro vero e proprio». Sarà un altro Natale con il ponte in condizioni precarie.

Per fortuna che a brillare c’è l’antica torre civica. Per la prima volta, le sue merlature sono illuminate dalle lucine. «Sono quelle usate in passato dal Comune per addobbare l’abete in piazza Libertà - fa sapere Campagnolo – abbiamo pensato di riutilizza­rle per abbellire un altro simbolo di Bassano».

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Al «riparo» Al tetto del Ponte è stata messa una guaina contro la pioggia

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