Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Boreas-Vi.Fin, è scontro sull’intesa Un muro la strada verso il closing
Atzeni: «Nuovi debiti dopo il preliminare, bilancio non approvato e una nuova cordata non può acquistare». Franchetto: «Bilancio ok, se lunedì non si firma ci riterremo liberi»
VICENZA Rapporti tesi, sempre più tesi tra Vi.Fin. e Boreas Capital. Ieri, all’Hotel Tiepolo di Vicenza, l’avvocato Roberto Atzeni e Giulio Cunico, in rappresentanza di Boreas Capital, hanno voluto chiarire i fatti degli ultimi giorni che sembrano aver allontanato il closing con il passaggio del Vicenza da Vi.Fin. alla holding lussemburghese.
L’avvocato Atzeni ha spiegato, mostrando la parte del preliminare, che era previsto che le decisioni di carattere tecnico spettassero ai vertici di Boreas. Riferendosi chiaramente ai contrasti avuti con il consigliere di Vi.Fin. Stelvio Dalla Vecchia, ha sottolineato come tutto fosse stato messo nero su bianco e che le lamentele di Dalla Vecchia fossero fuori luogo. Atzeni e Cunico hanno poi aggiunto: «Successivamente alla firma del contratto preliminare sono emersi ulteriori debiti per circa un milione legati a varie cause pendenti, tra cui quella con Sporting Srl». Oltre a questo il legale della holding lussemburghese ha precisato come il 3 novembre, sia stato prolungato il contratto al ds Moreno Zocchi senza che Boreas ne fosse a conoscenza. Molto duro l’attacco al presidente di Vi.Fin. Marco Franchetto che, secondo il legale di Boreas, per firmare il preliminare avrebbe preteso 540mila euro usati per pagare gli stipendi di settembre. E poi ancora sul bilancio della stagione scorsa: «Il documento non è stato ancora approvato in via definitiva — ha detto Atzeni — e questo è uno dei problemi che impediscono di arrivare alla chiusura».
Con queste premesse non è ben chiaro come Vi.Fin. e Boreas Capital possono arrivare ad un accordo, ma Atzeni precisa: «Nessuna altra cordata in questo momento può acquistare il Vicenza calcio, proprio per la presenza del preliminare in essere». E il legale di Boreas ha sottolineato che se le prossime scadenze (rata Iva, debito con il Comune e stipendi) non verranno effettuate la colpa sarà da ascrivere unicamente a Vi.Fin. Una serie di accuse a cui Marco Franchetto risponde con fermezza. «Sui 540mila euro preciso che trattasi di un prestito a tasso zero che la società P.Investment Managmenti, di cui sono socio, ha concesso al Vicenza calcio per pagare gli stipendi. Non è stata fissata alcuna scadenza per la restituzione, ma solo l’impegno della eventuale nuova proprietà a saldare il prestito». Franchetto precisa poi anche la questione relativa al bilancio della stagione chiusa al 30 giugno 2017. «Non è corretto dire che la società dei revisori non si è ancora espressa — dice il presidente di Vi.Fin. — in quanto il parere favorevole sui numeri c’è. La parte che manca riguarda chi subentrerà: la società dei revisori non sa ancora chi acquisterà il club e, di conseguenza, non può valutare la sua solvibilità». E Franchetto smentisce Atzeni sul fatto che Vi.Fin. non possa cedere ad altro acquirente. «L’assemblea dei soci del Vicenza deve essere convocata dal presidente, che ora è Pioppi. Il fatto è che entro una decina di giorni c’è da pagare un milione 530mila euro e Boreas sta cercando di farlo pagare a noi. Ma se lunedì non si firmerà la cessione, ci sentiremo liberi di andare avanti per la nostra strada».
Una situazione che definire difficile è un eufemismo ma lunedì, in un verso o nell’altro, una strada definitiva questa volta verrà imboccata.