Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Scrittura, riti e volti degli Egizi
Dal 26 dicembre a Jesolo una mostra sull’antica civiltà. Esposta la mummia di Asti
Le teste forgiate col bronzo, l’ureo, le stele funerarie, il libro dei morti e degli Dei, poi via via un crescendo di emotività incrociando la testa di Anubi, la Mummia di Asti, la ricostruzione fedele della tomba del leggendario Tutankhamon. Una esposizione mai realizzata in Italia che raggruppa reperti originali provenienti dal museo Nazionale del Cairo passando per i nazionali di Scultura Antica di Roma sino ad arrivare al Museo di Storia e Arte di Trieste.
Martedì 26 dicembre nei 1.500 metri quadrati dello «Spazio Aquileia» adiacente al Pala Arrex di Jesolo, si accendono i riflettori su «Egitto. Dei, Faraoni, uomini», mostra prodotta da «Cultour Active» e «Venice Exhibition». Nella presentazione di ieri un’anteprima mondiale legata alla Mummia di Asti, da poco restaurata ed esposta per la prima volta al pubblico in questa occasione: la ricostruzione del volto svelata dal direttore del Laboratorio di Genetica Forense di Torino, Marinella La Porta.
Si tratta di una egizia dal volto scavato, lunghissimi capelli neri, grandi occhi neri, il tutto ricostruito attraverso il cranio, scansionato al laser, ricostruito a computer, modellato su stampo secondo il «protocollo di Manchester» e infine replicato su gesso. Tra gli ospiti anche il giornalista del programma Voyager, Roberto Giacobbo.
«Nulla sarà imbalsamato, spettacolo e rigore scientifico sono i due punti di forza di questa grande mostra», spiega l’organizzazione. Il pubblico viene condotto per mano alla scoperta della grande civiltà egizia, immergendosi nel mito che da sempre la circonda: un viaggio in undici tappe dal mare Adriatico sfociando nel Mediterraneo per risalire infine il Nilo. Lungo il percorso, la conoscenza con le dinastie dei Faraoni, le divinità egizie, le pratiche legate al mondo dell’oltretomba, ma anche l’arte, la scrittura, i riti e le usanze.
Una sezione è riservata alle Regine e alle Dee d’Egitto, fornendo così uno spazio anche alle grandi donne egizie. I reperti originali sono illustrati e accompagnati da proiezioni animate e da postazioni multimediali interattive. Non poteva mancare una sezione dedicata a Tutankhamon, dodicesimo re della XVIII dinastia egizia, dove il pubblico può esplorare la ricostruzione della propria camera sepolcrale scoperta da Howard Carter nel 1922, a cui è affiancata la tomba dell’artigiano Pashed sempre ricostruita in scala uno a uno.
Altra protagonista la mummia di Asti visibile dunque per la prima volta e «animata» anch’essa da un’installazione multimediale. La mostra è un’alchimia di storia e didattica che, nel frattempo, ha già provocato un’ondata di prenotazioni di studenti: circa 15 mila visiteranno la mostra sino al 15 settembre 2018. Costo d’ingresso da 8 a 16 euro. Altre info su www.mostraegitto.com.