Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il matrimonio è finito e lui è in carcere Separazione legale con giudice e web cam «Così accorciamo i tempi e risparmiamo»
In rete Primo collegamento con il San Pio X
VICENZA L’udienza di separazione è davanti ad un giudice, ma visto attraverso lo schermo di un computer, dal carcere di Vicenza. Dove si trova recluso l’uomo. E dove è stata inaugurato il collegamento via web cam, che quindi potrà essere utilizzato anche per altre e future necessità. Tutto a spese zero, in poche decine di minuti, senza la necessità di spostare il detenuto operazione che avrebbe tenuti occupati degli agenti di polizia penitenziaria -, senza dover predisporre le misure di sicurezza che il caso specifico avrebbe imposto. È l’ultima innovazione di Borgo Berga. L’udienza per la separazione consensuale è avvenuta martedì in tribunale a Vicenza, nell’aula multimediale al piano interrato predisposta in vista del maxi processo Banca Popolare di Vicenza, grazie ad una videoconferenza da remoto. Davanti al giudice sono finiti due cittadini italiani di mezza età, con figli, che dopo aver visto naufragare il loro matrimonio, probabilmente anche a causa della prolungata detenzione carceraria dell’uomo, hanno scelto di sancire ufficialmente la fine della loro relazione. In aula era presente la donna con il legale e dal carcere San Pio X, grazie ad un collegamento internet e un computer, il detenuto ora ex marito. Tutta l’udienza si è tenuta in videoconferenza, come già accade da qualche mese anche in un’aula telematica appositamente predisposta a Bassano. Un «servizio a distanza» inaugurato a giugno, che però non era mai avvenuto prima di martedì dal carcere. Possibile ancora una volta grazie ad un collegamento online. Le nuove tecnologie verranno sfruttate dal tribunale a partire dal nuovo anno anche per i collegamenti con l’estero, così come anticipato dal presidente Alberto Rizzo, ad esempio per rogatorie o testimonianze.