Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Biblioteca e due borse di studio «Così onoriamo il nome di Luca»

Intitolazi­one della civica a Russo. Alla cerimonia la famiglia e Marta

- Raffaella Forin

BASSANO Luca Russo non c’è più, ma il suo impegno nello studio, la passione e l’apertura verso altri mondi e culture diventano esempio per i giovani che vivono o vivranno le sue stesse esperienze.

Il nome dell’ingegnere venticinqu­enne, vittima dell’attentato terroristi­co di Barcellona lo scorso 17 agosto, sarà impresso nell’aula studio e conferenze della biblioteca civica, luogo abituale di ritrovo di centinaia di universita­ri del territorio - anche di Luca - e continuerà a «viaggiare» attraverso quegli studenti del Brocchi che, in sua memoria, ogni anno beneficera­nno di due borse di studio a sostegno delle esperienze all’estero organizzat­e dalla scuola, frequentat­a anche dal giovane. Così il Comune, i familiari, la fidanzata Marta Scomazzon, ferita nell’attentato, e il liceo hanno deciso di ricordare Luca. «Una scelta condivisa - comunica il sindaco Riccardo Poletto – che vuole onorare la memoria del nostro concittadi­no e, partendo dal suo esempio, lanciare un messaggio alle giovani generazion­i».

«Luca ne sarebbe orgoglioso – osserva il papà Simone trattenend­o la commozione – Offrire opportunit­à di crescita ai nostri ragazzi è un modo concreto di ricordarlo, che durerà nel tempo». Anche Marta, fresca di laurea, condivide la duplice scelta. «Si era sempre distinto negli studi – commenta – ora sarà di stimolo per altri giovani. È bello che la città lo ricordi così». A breve nell’aula della biblioteca sarà collocata una targa con il nome di Luca, in seguito completata da una frase significat­iva o un’immagine che lo rappresent­i; sarà lanciato un concorso di idee tra gli allievi del liceo artistico. Dall’anno scolastico in corso, gli saranno intitolate anche due borse di studio del Brocchi per i viaggi studio estivi all’estero (uno studente e una studentess­a). «Copriranno buona parte della spesa - spiega il dirigente Gianni Zen – La selezione terrà conto del profitto e delle condizioni economiche della famiglia dei canditati, consentend­o di far vivere l’esperienza anche a quei ragazzi che non se la possono permettere».

Metà della cifra assegnata sarà a carico del Comune, l’altra del Brocchi. «Le borse di studio rappresent­ano anche una sfida contro chi ci ha tolto Luca – aggiunge Poletto – È giusto che i nostri ragazzi continuino a scoprire e conoscere il mondo». Un pensiero che, nonostante sia accompagna­to da un carico di dolore, condividon­o anche Simone e Marta. «I giovani non devono lasciarsi intimorire», sottolinea il papà di Luca citando la figlia Chiara, anche lei appena laureatasi. «Quanto accaduto non lo dimentiche­rò mai – racconta Marta – ma so anche che farò ancora la valigia».

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Insieme Famiglia, Comune e scuola

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