Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ancora donne perseguitate tre nuovi provvedimenti I carabinieri: «Segnalate»
BASSANO Uno in carcere, uno ai domiciliari e il terzo in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
Tre i provvedimenti eseguiti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro dai carabinieri di Bassano, in materia di atti persecutori.
Il primo riguarda Raffaele Trentadue, 43enne di Bari, accusato di aver minacciato l’ex moglie ma anche la babysitter della figlia e addirittura la vicina di casa della donna. La colpa delle due sarebbe stata quella di offrire conforto alla ex moglie del 43enne.
Per l’uomo, originario di Bari ma da qualche tempo operaio per una ditta di Marostica, è scattato l’ordine di arresto e l’accompagnamento al carcere di San Pio X. Ai domiciliari è finito invece un 45enne di Romano d’Ezzelino che non ha mai accettato la separazione con la compagna. Anche in questo caso i figli contesi potrebbero essere stati un elemento che ha alimentato le tensioni, sfociate in atti persecutori. Mercoledì mattina i carabinieri sono stati costretti a intervenire due volte nell’abitazione della donna perché lui non voleva saperne di andarsene. A pesare sul suo conto è stata anche la serie di messaggi che aveva mandato alla ex moglie nei giorni precedenti. Messaggini ritenuti, dalle forze dell’ordine, delle vere e proprie minacce e quindi sufficienti a far scattare una misura cautelare agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. «Nei casi di atti persecutori, l’intervento e la denuncia tempestiva sono estremamente importanti – ha sottolineato il comandante della compagnia dei carabinieri di Bassano, Adriano Fabio Castellari – è fondamentale non aspettare, ma contattare subito le forze dell’ordine. Basta un segnale o una circostanza poco usuale per far scattare il campanello d’allarme. L’obiettivo è quello di prevenire conseguenze che potrebbero anche essere irreparabili, perché non si può mai sapere la piega che può assumere una certa situazione».
Il terzo episodio riguarda fatti che risalgono al 2007. Il protagonista è un figlio, 50enne, di Rossano Veneto, arrestato per maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre. Una situazione che è stata seguita dai carabinieri che hanno stimolato la donna a presentare denuncia. Il 50enne, protagonista di una serie di atti persecutori, è finito quindi nel mirino delle forze dell’ordine. Per lui ora si sono aperte le porte della residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
Dalle indagini è emerso che l’uomo in qualche occasione sarebbe addirittura arrivato a costringere con la violenza la madre a consegnarle il denaro.