Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tasse sulla casa, ultima scadenza Il Comune attende altri 20 milioni

C’è tempo fino a lunedì per saldare Imu e Tasi, che garantisco­no l’80% delle entrate tributarie a Palazzo Trissino. A pagare sono 56mila vicentini

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Un conto totale di quasi 36 milioni di euro pagato da 56 mila vicentini. Si avvicina la scadenza per il pagamento di Imu (imposta municipale unica) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibi­li) e il conto che i vicentini si apprestano a saldare sarà salato. Per le due imposte principali, che garantisco­no l’80 per cento delle entrate tributarie del Comune, i vicentini sborserann­o in media 633 euro a testa per un gettito complessiv­o, relativo alla seconda rata, di quasi 20 milioni di euro.

«Ci attendiamo un importo in linea con le previsioni - dichiara l’assessore alle Risorse economiche, Michela Cavalieri - anche se a dire la verità non sappiamo ancora quale sarà il saldo alla seconda scadenza di dicembre».

Lunedì, infatti, è l’ultimo giorno disponibil­e per chi dovesse ancora saldare la seconda rata di Imu e Tasi. Alla scadenza fissata dal Governo tutti coloro che possiedono un fabbricato o un’area fabbricabi­le in città dovranno pagare l’Imu mentre per molti altri titolari di seconde case, negozi e fabbricati toccherà la Tasi. Le due imposte si possono pagare in un’unica soluzione oppure in due rate, a giugno e a dicembre. E quest’ultima soluzione è la modalità preferita anche dai 56.582 vicentini che devono mettere mano al portafogli, di cui 32.392 per l’Imu e 24.180 per la Tasi.

A dirlo sono i numeri relativi alle due imposte. Innanzitut­to il loro valore totale nel capoluogo berico: l’amministra­zione si attende un gettito totale di 35,8 milioni di euro dalle due imposte, ovvero 32,5 milioni di euro dall’Imu e 3,3 milioni di euro dalla Tasi. Finora Palazzo Trissino ha incassato 16,6 milioni di euro, di cui 15,1 milioni dall’Imu e 1,5 milioni di euro dalla Tasi. E dunque manca all’appello poco più del 50 per cento della somma, pari, appunto, ai 19,2 milioni di euro di gettito atteso. Il pagamento delle tasse può avvenire con il modello F24 oppure con il bollettino di conto corrente postale ma in ogni caso sulla cassetta delle lettere dei 56 mila vicentini è arrivato per tempo l’avviso del Comune.

La data dovrà essere rispettata, perché in caso di ritardi scatterà il «ravvedimen­to operoso», che però ha un costo a seconda di quanto ritardo è accumulato: se si paga con meno di 14 giorni di ritardo la sanzione prevista è dello 0,1 per cento per ogni giorno, mentre dal 15esimo giorno fino al 30esimo giorno si paga una sanzione pari all’1,5 per cento dell’imposta oltre agli interessi. E così via: se si salda il dovuto dopo i 30 giorni alla scadenza la multa è pari all’1,67 per cento della tassa e se si ritarda di più di 3 mesi bisogna saldare il 3,75 per cento in più di tassa.

Il Comune, in ogni caso, si è mosso per tempo: fino a tutta la giornata di lunedì gli uffici del settore Tributi di piazzetta San Biagio (palazzo ex-Aci) rispettera­nno un orario ampliato negli orari dalle 9.30 alle 12.30.

Inoltre l’ufficio fornisce informazio­ni e chiariment­i anche via telefono (al numero 0444 222370) e risponde ai messaggi di posta elettronic­a inviati agli indirizzi: imu@comune.vicenza.it oppure tributi@comune.vicenza.it.

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Rata Imu e Tasi, i vicentini pagano in media 633 euro

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