Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«L’ombra della mafia su quella pizzeria» Il prefetto chiude il locale
VICENZA Dietro la pizzeria-rosticceria del centro di Trissino intestata formalmente, almeno nell’ultimo periodo, alla compagna, c’era di fatto lui: G. A., 39 anni, originario di Crotone, già incappato in guai con la giustizia, che in passato avrebbe frequentato persone riconducibili ad organizzazioni criminali di stampo mafioso e che era stato sottoposto alla sorveglianza speciale per mafia. E così, dopo la segnalazione a Palazzo Volpe della sezione antiriciclaggio della guardia di finanza di Vicenza, il locale è stato chiuso. Su provvedimento del prefetto di Vicenza, nello specifico l’interdittiva antimafia. La prima in assoluto emessa a livello provinciale da quando è entrata in vigore la nuova normativa antimafia. Si tratta di una misura preventiva – scattata di recente anche nel Padovano e nel Veronese, dove in due anni sono arrivati a 12che permette all’amministrazione pubblica di interrompere in ogni momento qualsiasi rapporto contrattuale con le imprese a rischio di infiltrazione mafiose. Insomma, si vogliono evitare interferenze di natura mafiosa e ingerenze dello stesso tipo nella gestione degli affari. Come avrebbe potuto essere, stando a quanto appurato dagli inquirenti, per la pizzeria «Il Gaglioppo» di via Roma a Trissino, che è stata chiusa su provvedimento del prefetto Umberto Guidato (nella foto) alla fine di agosto, anche se la notizia è trapelata solo ora. Da allora le serrande del locale risultano abbassate.
Primo Si tratta di un provvedi mento preventivo, il primo del Vicentino