Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Risse e schiamazzi, la polizia chiude il bar «Al Contarini»
Stop di 5 giorni dopo l’ultima aggressione. Il sindaco: «Le regole si rispettano»
BASSANO Licenza sospesa, per cinque giorni dallo scorso giovedì, per il locale «Al Contarini» di via Ferracina, a due passi dal Ponte a Bassano.
Il provvedimento è stato firmato d’urgenza dal questore di Vicenza Giuseppe Petronzi. La disposizione è scaturita dopo l’alterco dello scorso fine settimana. A venire alle mani due 23enni, un italiano e un magrebino, che hanno scatenato il caos arrivando anche a spaccare una bottiglia in testa ad una persona e a prendere il cellulare di una dipendente che stava chiedendo aiuto. Per i due protagonisti della rissa è scattata la denuncia da parte degli agenti del commissariato di Bassano. Gli uomini del dirigente David De Leo, al termine dell’intervento, hanno anche provveduto ad inviare una relazione sul locale e a quel punto l’iter amministrativo, prima ancora di quello di polizia giudiziaria, ha dato i primi effetti. «A pesare sulla decisione del questore – ha spiegato il dirigente del commissariato De Leo, con il vice Massimo Benetello – sono state anche le segnalazioni già arrivate nei confronti del locale che da tempo veniva da noi controllato».
In particolare ci sarebbero state più richieste di intervento, alcune anche provenienti dagli stessi gestori, per le intemperanze dei clienti e per schiamazzi. Una situazione di tensione che ha anche spinto gli altri gestori dei locali a chiedere un giro di vite. Un provvedimento adottato in modo tempestivo che costringerà i gestori a tenere chiuso per il fine settimana.
Un plauso all’attività dei poliziotti è arrivato ieri anche dal primo cittadino di Bassano, Riccardo Poletto. «Se la movida si trasforma in una sagra permanente in centro storico da parte nostra c’è la preclusione. Buona parte degli esercenti, soprattutto quelli del centro storico, collaborano attivamente e rispettano la legalità e i residenti. Ci sono delle regole chiare per tutti e dove il modo di fare impresa non è corretto è giusto che chi deve far rispettare le regole lo faccia con tutti gli strumenti che ha a disposizione, compresa la chiusura. Anche la nostra polizia locale aveva raccolto delle segnalazioni su quel locale per quanto riguarda la propria parte di competenza».
E il locale era finito anche al centro di un blitz dei carabinieri a marzo di quest’anno. Un sopralluogo che aveva evidenziato omissioni del documento di valutazione dei rischi, la mancata formazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Al titolare era stato contestato anche l’uso di manodopera non in regola con i contratti di lavoro, con l’erogazione di una maxi sanzione. Irregolarità immediatamente sanate da parte dei gestori che hanno così potuto riaprire i battenti, ora però la nuova tegola che questo fine settimana li costringerà a rimanere chiusi.