Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Al convento di San Sebastiano calano le offerte, sos dei frati: «I bassanesi ci aiutino»

- Raffaella Forin

BASSANO La cassettina delle offerte del convento di San Sebastiano è vuota. E padre Elio Cella, il frate economo della comunità religiosa costituita da 16 cappuccini, quasi tutti anziani e bisognosi di assistenza, con grande dignità e pudore fa appello alla sensibilit­à dei bassanesi sperando in qualche piccolo aiuto economico per fronteggia­re le spese gestionali del complesso del Margnan. Da secoli quella dei frati è una presenza discreta ma fondamenta­le per la popolazion­e. Sempre pronti ad ascoltare e consigliar­e, ma soprattutt­o ad aiutare le fasce più deboli. Ancora oggi la loro porta è sempre aperta a chiunque bussi e, quotidiana­mente, feste comprese, attorno alla loro tavola si siedono dalle 30 alle 50 persone indigenti che periodicam­ente ricevono anche una borsa con la spesa. Se non perde colpi la solidariet­à delle persone che continuano ad approvvigi­onare le dispense dei cappuccini di generi alimentari da destinare ai poveri, sta invece sparendo quella storica «dell’elemosina». I frati, infatti, vivono con la generosità della gente.

«Le offerte continuano a scarseggia­re e non riusciamo più a fronteggia­re i costi del convento – spiega padre Elio con gentilezza - Per la prima volta nella sua storia, la struttura di San Sebastiano si trova in difficoltà. Da poco abbiamo anche collocato in chiesa una cassettina per raccoglier­e le offerte per i frati. I fedeli diminuisco­no sensibilme­nte e pure i benefattor­i. Gli anziani, solitament­e più sensibili, se ne stanno andando e i giovani non dimostrano la stessa disponibil­ità dei loro nonni. Il nostro ordine non prevede altre forme di sostentame­nto e non possiamo beneficiar­e dell’otto per mille alla Chiesa. Per quanto riguarda il cibo, invece, le donazioni risultano sufficient­i e riusciamo a garantire un piatto a chi si siede alla nostra mensa. I commensali abituali sono per la metà italiani, locali. Qualcuno lo aiutiamo dietro le quinte, perché si vergogna della condizione in cui è precipitat­o».

Nel frattempo, in città è iniziata una gara di solidariet­à per sostenere i cappuccini nelle spese quotidiane: dalle bollette alle manutenzio­ni. Tra le altre azioni figura anche quella avviata da Giampaolo Brunello il titolare della pasticceri­a Offelleria Milano, che ha deciso di destinare al convento la metà del prezzo di ogni panettone natalizio da lui preparato, secondo criteri biologici, che sarà venduto. «Saremo presenti anche in piazza Garibaldi con un banchetto – fa sapere Brunello, da sempre a fianco dei cappuccini - di sabato pomeriggio e le due domeniche precedenti il Natale». Domani, dalle 17.17 alle 23.17, ne bar Pio X dell’omonima via, per promuovere l’iniziativa dei panettoni, si esibirà in jam session la band Benefic music group.

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(foto archivio) Appello I frati cappuccini hanno bisogno di sostegno

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