Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Red Canzian: «Vado a Sanremo per divertirmi»

Sul palco dell’Ariston presenterà «Ognuno ha il suo racconto». Il bassista: «Voglio vivere la competizio­ne in maniera serena. Con Facchinett­i e Fogli non c’è sfida: sono solo canzoni, non stiamo operando al cuore. Il nuovo album»

- Verni

«Ognuno ha il suo racconto» è il titolo della canzone con la quale Red Canzian gareggerà tra i big al Festival di Sanremo 2018 . Dopo la fine del progetto Pooh, il bassista trevigiano sta completand­o il nuovo album solista che uscirà a ridosso della kermesse fissata dal 6 al 10 febbraio.

L’ultima volta che ha cantato in gara su quel palco, con i Pooh ha vinto Sanremo grazie a «Uomini soli». Che cosa si ricorda di quel 1990?

«Ricordo benissimo quei giorni. C’era molta tensione, tantissimo stress e gli artisti sgomitavan­o per poter vincere. Ad essere sincero non ho un ricordo felice di quei giorni, certo è un ricordo gioioso perché abbiamo vinto, ma il clima non era per niente bello».

Sanremo 2018 sarà diverso?

«Questa volta non ho la pretesa di fare di più che far conoscere a quante più persone possibili il mio nuovo progetto: voglio viverlo serenament­e, divertirmi, è questa la cosa importante».

Non punta alla vittoria?

«Non mi interessa proprio, non vado lì con un pezzo ruffiano studiato e pensato per vincere. È sempliceme­nte la bandiera giusta per raccontare il nuovo progetto».

In gara ci sarà anche Roby Facchinett­i in coppia con Riccardo Fogli. Questa sfida (ex) Pooh contro (ex) Pooh come la vede?

«Mi fa molto ridere sentire che io e Roby saremo uno contro l’altro. In tanti si dimentican­o che sono solo canzoni, non stiamo operando qualcuno al cuore. Del fatto che siamo entrambi a Sanremo bisogna apprezzare il coraggio e la lucidità di persone che si mettono ancora in gioco perché credono nel proprio lavoro e hanno un amore infinito per questo mestiere. Non saremo insieme perché la storia dei Pooh si è conclusa. Continuiam­o ad essere, nella vita, amici e, nel lavoro, colleghi».

Che Sanremo si aspetta? «Sarà un festival, finalmente, dedicato alla musica. Il cuore che ci mette un musicista come Claudio Baglioni non sarà mai paragonabi­le ad altri. L’attenzione e la cura nei confronti di chi fa questo mestiere non è mai stata così alta». A che attenzioni si riferisce? «Intanto Claudio ha portato il limite della durata dei brani da tre a quattro minuti, un tempo necessario per creare una certa intensità della canzone, svilupparn­e il racconto. Poi è stata cancellata la serata cover, che ho sempre ritenuto assolutame­nte inutile, e ha tolto l’eliminazio­ne dei concorrent­i, una cosa brutta e violenta». Che cosa ci può dire del nuovo album?

«Uscirà come opportuno nei giorni di Sanremo. Il titolo non posso ancora svelarlo ma posso anticipare che conterrà la parola “tempo”: è un album che un musicista di vent’anni certo non potrebbe intitolare così, lo faccio perché c’è tutta la mia esperienza, la mia musica e, ahimè, anche la mia età». Sarà l’unico veneto in gara, è felice dei portare il testimone della sua terra? «Ho sempre portato avanti la mia regionalit­à con molto impegno. Di sicuro essere veneto mi ha dato una forma mentis calma e riflessiva. Magari sarò un po’ campagnolo rispetto ai miei colleghi milanesi, ma con la fretta si rischia sempre di fare agli errori».

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Progetti Red Canzian, ex componente dei Pooh, in gara a Sanremo
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