Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Di Maio a Grafica Veneta «Con noi via 400 norme che soffocano l’impresa»

- M.Za.

TREBASELEG­HE (PADOVA) Sia captatio benevolent­iae o genuino convincime­nto, il candidato premier del M5S Luigi Di Maio arriva a Grafica Veneta dicendo: «Dobbiamo far sì che tutta Italia sia contagiata dallo spirito imprendito­riale dei veneti». Sarà la dimestiche­zza con le imprese-gioiello, come quella di Fabio Franceschi (in foto da sinistra il candidato premier e l’imprendito­re), per un Di Maio al centro di un tour per strappare i veneti allo strapotere della Lega, fatto sta che il giovane candidato premier non lesina elogi. «Questa azienda - dice - è un’eccellenza anche sul fronte dell’innovazion­e visto che è carbon free e usa colle ad acqua». La visita allo stabilimen­to (insolitame­nte silenzioso visto il giorno di riposo concesso a tutti i dipendenti giusto la sera prima) ha lasciato il tempo per qualche domanda. Le banche, ad esempio quelle venete e collassate: «C’è stata una stagione in cui le banche si mischiavan­o alla politica e si è finiti a prestare soldi agli amici degli amici. L’attacco del Pd sulle pensioni d’oro prosegue Di Maio - che per noi sono quelle da 5000 euro netti in su, è solo un modo per coprire la bancopoli di cui Maria Elena Boschi è la punta dell’iceberg e che seppellirà la Seconda repubblica». Di Maio assicura che, una volta al governo, i fondi per risarcire i truffati delle banche si troveranno. E quanto all’esplorazio­ne della «regione leghista», il candidato premier puntualizz­a: «Il Veneto non è della Lega o di altri, è dei veneti. Il Carroccio è partito con idee di autonomia anche condivisib­ili ma si sono venduti una volta arrivati a Roma. Lì, per le poltrone, hanno fallito». A Franceschi e a tutti gli imprendito­ri incontrati, Di Maio, accompagna­to dal capogruppo in Regione Jacopo Berti, offre sostegno proprio a partire da quella burocrazia fiscale asfissiant­e che in Veneto è particolar­mente sofferta. «Nel nostro programma - dice il candidato del M5S - abbiamo l’abolizione di 400 norme con tavoli di concertazi­one per imprendito­ri e profession­isti. Va eliminata questa ragnatela quasi impossibil­e da districare di norme. Per non parlare del costo del lavoro più che doppio in Italia rispetto alla Spagna?».

Candidato premier Faremo sì che tutta l’Italia sia contagiata in futuro dallo spirito imprendito­riale che contraddis­tingue il popolo veneto

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