Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Morto soffocato in casa i conoscenti: «Nessuno di noi se lo aspettava»
Chi conosceva il 50enne trovato morto nel suo appartamento di Altavilla l’anti vigilia di Natale non riesce a darsi pace: l’uomo non aveva lasciato trasparire alcun disagio, alcun malessere tale da portarlo a soffocarsi con una fascetta di plastica stretta al collo con una pinza da elettricista. Perché gli investigatori sono convinti che di suicidio si tratti, detto che c’era anche una lettera d’addio lasciata dallo stesso uomo a provarlo. Ma per una conferma assoluta sono stati fatti ulteriori accertamenti e altri ne verranno svolti oggi: il medico legale delegato dalla procura provvederà infatti ad un’ispezione del corpo, per fugare ogni eventuale dubbio. Motivo per cui il pubblico ministero non ha ancora concesso il nullaosta per la sepoltura dell’operaio, che probabilmente avverrà nel Napoletano, provincia di cui era originario e alla volta della quale avrebbe dovuto partire il 23. «È inspiegabile» aveva commentato subito dopo la macabra scoperta don Giampietro Paoli che conosceva bene il 50enne, il quale frequentava il gruppo di preghiera della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria ed era presente alla messa ogni giorno. Ieri sera nella stessa chiesa si è tenuto un incontro di preghiera per lui: a prendervi parte gli amici e pure i parenti che nel frattempo hanno raggiunto il Vicentino per cercare di dare un senso a questa tragedia. Un gesto estremo. Per i carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza non vi sarebbe infatti responsabilità di terzi. Nell’appartamento di via Lago di Carezza non sarebbe entrato nessuno: la porta era socchiusa perché il padrone di casa avrebbe tentato di aprirla, forse nel disperato tentativo di chiedere aiuto.