Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Litiga con il coinquilino poi usa il coltello e lo ferisce Denunciato un profugo
Una lite con il coinquilino finita nel sangue. È accaduto la mattina della vigilia di Natale a Schio, per strada, in pieno centro. Protagonista un sudanese di 25 anni, residente nella città dell’Alto Vicentino, che ha ottenuto la protezione sussidiaria, così come l’immigrato che viveva sotto lo stesso tetto con lui e che ha accoltellato, un somalo di 18 anni. Pare che la furia sia scattata per motivi banali. I toni accesi della discussione sarebbero degenerati, tanto che il 25enne avrebbe colpito il conoscente al collo e alla spalla sinistra. E la vittima, sanguinante, si è accasciata a terra, davanti ad un negozio. In breve è sopraggiunta una pattuglia dei carabinieri che ha subito bloccato l’aggressore. Con sé aveva ancora il coltello da cucina con cui aveva ferito il coinquilino. Per lui è scattata una denuncia, per lesioni personali. È stato trasferito invece all’ospedale di Santorso il 18enne: non era grave ed è stato dimesso con alcuni giorni di prognosi. Dalle ferite che ha riportato alle mani sembra abbia cercato di difendersi, di parare i colpi.
Un episodio, questo, che ha portato sconcerto tra commercianti e residenti, e che ha innescato polemiche. Quelle del comitato PrimaNoi. «L’accoltellamento è l’ennesimo fatto di cronaca che sconvolge il quieto vivere della comunità scledense al quale bisogna dare una ferma risposta nel segno della civiltà che non significa accoglienza e solidarietà tout court – dichiara il portavoce Alex Cioni - . Dobbiamo dare un segnale unitario per opporci a questa degenerazione che va ad insidiare la sicurezza dei cittadini. Ribadiamo l’appello affinché la parte sana della comunità si riunisca per dire basta a questo degrado».