Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Stipendi, messa in mora e rate Iva A Vicenza c’è chi teme un Parma bis

L’Erario chiede gli arretrati a breve. Fin qui troppe promesse a vuoto di Sanfilippo Per molti il neo proprietar­io farà come Manenti, che due anni fa ha affossato i ducali

- Corrado Ferretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Natale ha regalato un paio di giorni di tregua al Vicenza, ma la temperatur­a è in salita già da oggi. Alle porte ci sono scadenze fondamenta­li: se non saranno onorate si apriranno scenari molto bui per il futuro del club. Il nuovo proprietar­io della società, Fabio Sanfilippo, che si è auto nominato amministra­tore unico del club acquisito a titolo personale, finora non ha pagato gli stipendi e i contributi di calciatori, dipendenti e collaborat­ori, nonostante mille parole e la disponibil­ità, evidenteme­nte presunta, di circa due milioni in assegni circolari. Soldi che Sanfilippo sostiene di avere pronti da novembre: non si riesce a comprender­e quindi perché non siano disponibil­i.

Il mancato pagamento degli stipendi ai calciatori porterà al Vicenza un pesante meno quattro in classifica; la già depositata messa in mora della società da parte dei calciatori, concede venti giorni per pagare pena lo svincolo automatico di tutti i tesserati che l’hanno chiesto. Non meno complicato, anzi, è il quadro relativo al pagamento della scadenza rateizzata del’Iva (circa 600 mila euro) che Sanfilippo sostiene di poter pagare entro il 29 gennaio, grazie ad una proroga concessa dall’Agenzia delle Entrate. Precisato come l’Agenzia non si occupi di istruire il contribuen­te che deve pagare sul «come» e «quando» farlo, è vero che ci sono 90 giorni di tempo dal 30 ottobre, data della normale scadenza, ma significa solo che se non si perfeziona il pagamento salta l’accordo fiscale.

Lo stato delle cose prevede, in caso di mancato versamento della rata, che l’Agenzia delle Entrate chieda alla compagnia assicurati­va le garanzie (fideiussio­ni)a copertura delle debito. Per l’escussione servono normalment­e circa trenta giorni: ne consegue che il termine ultimo entro il quale il Vicenza deve pagare all’Agenzia delle Entrate della rata Iva sia il 28 dicembre (domani) e non il 29 gennaio. Al termine mancano quindi un paio di giorni, poi il piano di rateizzazi­one del debito con l’Erario (sei milioni in 12 anni) potrebbe saltare. Non ci sono invece aperture da parte del Comune, che ha chiesto il pagamento di 42 mila entro fine dicembre, pena lo sfratto dal Menti: il club resterebbe, come recentemen­te accaduto al Modena, senza uno stadio dove poter giocare.

Ma non finisce qui, perché alla ripresa degli allenament­i, il 3 gennaio, il Vicenza non potrà allenarsi a Isola Vicentina: l’amministra­tore di River Srl, proprietar­ia dei campi da calcio, ha comunicato che non c’è alcuna disponibil­ità ad utilizzare i terreni di gioco del centro tecnico «Piermario Morosini». La conferma è arrivata direttamen­te dall’avvocato Roberto Atzeni che, per togliere ogni dubbio, in questo caso non rappresent­a Boreas Capital, bensì risponde nelle vesti di amministra­tore della River, proprietar­ia dei campi. «La società da me assistita intende ottenere l’immediato rilascio dei campi da gioco del Morosini, attualment­e utilizzati senza titolo – spiega il legale –. Preciso altresì che non c’è la disponibil­ità ad intavolare alcun tipo di trattativa con l’attuale proprietà. La mia patrocinat­a è costretta ad assumere una tale decisione in ragione dell’inattendib­ilità dei comportame­nti tenuti dall’amministra­tore unico (Fabio Sanfilippo, ndr) di Vicenza Calcio e dell’impossibil­ità di affidare la gestione di un asset economicam­ente rilevante a soggetti, enti o società privi di reale credibilit­à e che hanno impedito di accertare, anche sommariame­nte, la loro consistenz­a patrimonia­le».

Sanfilippo come risponde? Il manager ha convocato un’assemblea del Vicenza in cui chiama i soci di Vi.Fin. per far emergere le loro responsabi­lità, senza specificar­e quali. Peccato che essendo amministra­tore unico e proprietar­io a titolo personale del club, in assemblea si ritroverà da solo: i soci di V.Fin. nulla più centrano con la società di via Schio. Un contesto paradossal­e in cui sono sempre più i tifosi che paragono Sanfilippo a quel Giampiero Manenti che, due anni fa, ha acquistato il Parma portandolo al fallimento.

Tempi stretti Entro domani il club deve pagare la rata Iva o l’Erario escuterà le fidejussio­ni sul debito

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In subbuglio I tifosi chiedevano a Vi.Fin. di vendere ma dopo il passaggio del club a Fabio Sanfilippo la schiarita tanto attesa sembra più lontana
 ?? ?? Dubbi Il nuovo padrone del Vicenza, Fabio Sanfilippo
Dubbi Il nuovo padrone del Vicenza, Fabio Sanfilippo

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