Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rissa tra studenti e sangue al bar chiuso il «Porta Breganze»

Marostica, il questore impone due settimane di stop e licenza sospesa

- Benedetta Centin

MAROSTICA

Rimarrà chiuso due settimane il bar «Porta Breganze» di Marostica in cui lo scorso 11 ottobre si è consumata una brutale aggression­e ad uno studente di diciotto anni finito poi all’ospedale, con quattro «buchi» alla schiena: i colpi che due adolescent­i di 15 e 16 anni di Molvena e Marostica gli avevano inferto alle spalle con una forbice, arrivando a pochi centimetri da un polmone.

I poliziotti del commissari­ato di Bassano che hanno già identifica­to e denunciato per lesioni aggravate in concorso i due responsabi­li (il più grande è anche stato trasferito in una comunità di recupero), avevano infatti proposto al questore Giuseppe Petronzi la chiusura del locale del centraliss­imo corso Mazzini. Ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, il testo unico di leggi di pubblica sicurezza, per tutelare appunto l’ordine e la sicurezza pubblica. Un provvedime­nto, questo, sul quale poteva decidere solo il questore, che ha anche recepito le istanze della titolare del bar, Ines Lunardi. Ma quanto accaduto nel locale è stato ritenuto un episodio grave, ed è così scattata la chiusura forzata : di quindici giorni, con relativa sospension­e della licenza, a partire da mercoledì, da quando cioè la polizia ha notificato il provvedime­nto all’esercente. Nel suo bar le telecamere avevano filmato tutto: immagini che sono state acquisite sul posto dagli agenti della scientific­a e che sono state determinan­ti nelle indagini. Lei, Lunardi, aveva raccontato agli investigat­ori del commissari­ato di aver invitato i ragazzi ad uscire dopo che un cliente, assistendo ad un primo pugno assestato in viso, si era messo ad urlare «si stanno picchiando». «Sono corsa nel giardinett­o e ho chiesto loro di andarsene, non era mai successo nulla di simile qui» aveva sostenuto la donna che sulle prime non deve essersi resa conto di quanto in realtà fosse accaduto. Di fatto nessuno allora aveva allertato le forze dell’ordine. La polizia si era mossa solo il giorno dopo, avvertita dall’ospedale. Ed era anche emerso che i giovani, quel pomeriggio, nel giardinett­o esterno del bar, avrebbero consumato alcolici, probabilme­nte portati da casa, «corretti» con bibite ordinate alla barista. Altro aspetto, questo, con il suo peso. Quanto ai motivi dell’aggression­e, nemmeno la vittima, Andrea Poli di Marostica, era riuscito a spiegarsi tanta violenza: «Non me l’aspettavo proprio tutta questa cattiveria, non ne capisco i motivi» aveva detto ai genitori da un letto dell’ospedale, raccontand­o dei precedenti contatti telefonici con i due minori «suoi conoscenti, non amici». Che lo avrebbero provocato con frasi come «se hai coraggio presentati che sistemiamo la faccenda» per riuscire a trovarselo faccia a faccia. Quella di Marostica, segue alla chiusura del bar «Al Contarini» di Bassano.

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Ottobre I poliziotti del commissari­ato hanno indagato sull’aggression­e al bar «Porta Breganze» di Marostica: un ragazzo è stato accoltella­to

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