Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I fondi storici della biblioteca in digitale
Valorizzare i fondi storici della biblioteca civica attraverso la digitalizzazione. L’attività è iniziata nelle scorse settimane, dopo che la biblioteca è dotata di un’apposita apparecchiatura composta da un set di ripresa fotografica e scanner planetario. La strumentazione consentirà di realizzare il progetto secondo gli standard adottati dalle principali biblioteche italiane ed estere. Un’operazione che ha lo scopo di salvaguardare i testi rari e di pregio della biblioteca e i documenti dell’archivio storico comunale, coniugando le esigenze di tutela del patrimonio con quelle di valorizzazione, fruizione e divulgazione dei materiali. La sofisticata dotazione è stata resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione Banca popolare di Marostica – Volksbank, presieduta da Roberto Xausa. Lo scanner permetterà di effettuare la scansione digitale ad alta definizione dei documenti o dei volumi senza che questi siano sottoposti a forzature, consentendo la ripresa dall’alto, condizione indispensabile per manipolare al minimo i fogli e per non forzare le legature. I fondi storici dell’istituzione cittadina sono preziosi. Oltre a numerosi volumi dei secoli XV-XIX, ci sono 2.230 libri contenenti manoscritti rilegati e oltre 46mila lettere raccolte negli epistolari di Antonio Canova, Bartolomeo Gamba, della famiglia Remondini, di Giambattista Brocchi e Alberto Parolini.