Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Filobus, il Governo stanzia 19 milioni
Serviranno per l’acquisto di 16 nuovi mezzi elettrici che attraverseranno Vicenza
L’aveva pre-annunciato il sindaco, Achille Variati, l’ultimo giorno del 2017. Lo ha confermato nero su bianco, ieri, il ministero delle Infrastrutture Graziano Delrio: 19 milioni di euro per 16 nuovi filobus a Vicenza. Il capoluogo si ritaglia una (piccola) fetta dei finanziamenti ripartiti dal Governo proprio allo scadere del mandato. iI soldi serviranno (con altri che arriveranno da Svt) per l’acquisto dei mezzi elettrici che attraverseranno la città da est a ovest.
VICENZA
L’aveva pre-annunciato il sindaco, Achille Variati, l’ultimo giorno del 2017. Lo ha confermato nero su bianco, ieri, il ministero delle Infrastrutture: 19 milioni di euro per 16 nuovi filobus a Vicenza. Il capoluogo si ritaglia una (piccola) fetta dei finanziamenti ripartiti dal Governo proprio allo scadere del mandato.
Nei giorni di fine anno - e a due mesi dalle prossime elezioni politiche - il ministro Graziano Delrio ha firmato un decreto che stanzia 1,397 miliardi di euro in favore del «trasporto rapido di massa», non solo per le città metropolitane ma anche per altri centri come Padova, Rimini e, per l’appunto, Vicenza.
Nella città del Palladio il Governo ha mirato al futuro filobus inserito nel progetto preliminare della Tav, l’alta velocità ferroviaria, per il quale finanzierà l’acquisto di 16 nuovi mezzi che viaggeranno nel tragitto di 12 chilometri da est a ovest: «Lo stanziamento del decreto - spiega l’assessore alla Progettazione urbana, Antonio Dalla Pozza - non coprirà l’intero costo dei mezzi ma avrà bisogno di un co-finanziamento (fra il 20 e il 30 per cento del costo, Ndr) da parte di Svt (Società vicentina
Variati Con il filobus il trasporto pubblico locale farà un salto di qualità
trasporti, Ndr). In ogni caso è un’ottima notizia, frutto del lavoro svolto sottotraccia in questi mesi».
Per il primo cittadino si tratta di «una gran bella notizia»: «Sono molto soddisfatto - precisa Variati – con il filobus il trasporto pubblico locale della città farà un salto di qualità. Saranno mezzi di nuovissima concezione, elettrici, che collegheranno due grandi parcheggi da cinquecento posti auto ciascuno. Un’ulteriore segno di come l’arrivo dell’alta velocità ferroviaria trasformerà in positivo il capoluogo».
Nella sostanza, dunque, il progetto del filobus vale in tutto circa 44 milioni di euro e, ora, naviga in acque sicure: se per i mezzi il Governo stanzia 19 milioni di euro, a questi si sommano infatti 25,6 milioni di euro di cui si farà carico Rfi (Rete ferroviaria italiana) e previsti nel progetto preliminare della Tav, che da metà dicembre è in fase di conferenza dei servizi.
«Questi fondi - spiega ancora Dalla Pozza - serviranno per realizzare tutta l’infrastruttura necessaria a far viaggiare gli autobus e dunque le stazioni di ricarica, i collegamenti tecnici, i capolinea». Già perché il filobus, in realtà, non sarà un tram tradizionale su ferro bensì un servizio di trasporto elettrico, sul modello dei veicoli che circolano a Zurigo: autobus a batterie con sistemi di ricarica veloce (poche decine di secondi) alle fermate e di ricarica lenta ai capolinea. Ma sebbene i soldi - sulla carta - ci siano, per veder girare i nuovi mezzi bisognerà andare oltre il 2020: «Ci dovremo confrontare con Rfi - spiega Variati - perché l’acquisto dei veicoli va perfezionato in linea con i tempi di realizzazione dell’infrastruttura«.