Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Frena e cade per l’asfalto viscido studente muore sotto un’auto
Maggiorenne in febbraio, era in scooter. Arzignano è sotto choc
ARZIGNANO
Alla vista della colonna di auto e camion in lontananza avrebbe frenato, ma con quella manovra, forse per il manto bagnato, scivoloso, è finito a terra con il suo scooter, proseguendo la corsa strisciando sull’asfalto, in trasversale, per alcuni metri. Fino a quando lui e il mezzo non si sono infilati sotto l’auto che stava avanzando dal senso opposto. Una trappola mortale. Avrebbe compiuto diciotto anni tra poco più di due mesi, il 18 febbraio, Giovanni Massignani, studente di Arzignano rimasto vittima di un tragico incidente ieri mattina dopo le 11 lungo la provinciale ValChiampo – dove si sono registrati pesanti disagi al traffico - nel tratto denominato via dei Mille.
Le dinamiche sono al vaglio della polizia locale intervenuta per i rilievi ma pare non vi siano molti dubbi sulla ricostruzione dello schianto, avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Sorio.
Non è escluso che il diciassettenne, a causa della nebbia, si sia accorto all’ultimo dei veicoli quasi fermi mentre viaggiava verso Chiampo. Di certo ha frenato e non è più stato in grado di gestire lo scooter che è volato sull’asfalto senza fermarsi.
«È accaduto tutto in pochissimo. Ho visto la colonna di auto nella corsia opposta e da lì saltare improvvisamente fuori lo scooter che mi sono poi ritrovato sotto le ruote», avrebbe riferito l’automobilista Paolo Faccio, 32enne di Arzignano, sotto choc per l’accaduto. Era alla guida di una Seat Ibiza e stando ai rilievi avrebbe proseguito la marcia per cinque metri prima di riuscire a fermarsi. All’arrivo dei soccorsi infatti lo studente e il suo due ruote erano letteralmente incastrati sotto la vettura ed è stato determinante l’intervento dei vigili del fuoco per liberare il diciassettenne. Per lui però non c’era più niente da fare: troppo gravi i traumi subiti. Stando al medico del Suem 118 sarebbe morto sul colpo.
Una tragedia sulla quale ora il pubblico ministero di turno, Hans Roderich Blattner, aprirà un’inchiesta per omicidio stradale. Probabilmente l’automobilista verrà iscritto sul registro degli indagati: una prassi per arrivare a fare luce sull’incidente, su dinamiche e responsabilità.
I mezzi coinvolti - lo scooter e l’utilitaria - sono stati posti sotto sequestro e la polizia locale ha già raccolto alcune testimonianze che verranno accorpate alla relazione che faranno avere quanto prima in procura.
Ad Arzignano la comunità è sconvolta dalla notizia della morte dell’adolescente che frequentava la classe quarta dell’istituto tecnico conciario Galilei. Aveva una sorella, sua gemella, e un fratello più grande, Mirco. Tutti straziati dal dolore con mamma Tiziana, infermiera all’ospedale di Arzignano, e papà Mirco, dipendente della Sme Group e stimato allenatore del settore giovanile della Pallavolo Castello. «Giovanni condivideva con il papà la passione sfrenata per la pallavolo: aveva iniziato a giocare fin da piccolo, e da due anni a questa parte faceva l’arbitro sempre nel settore giovanile – racconta Marco Zanatta, responsabile del settore femminile della Pallavolo Castello - . Giovanni era sempre disponibile, dava una mano a tutti nella società, non si tirava mai indietro. Siamo tutti sconvolti da quanto accaduto, probabilmente sospenderemo le attività della società per alcuni giorni, una decisione che valuteremo tutti assieme». A ricordarlo anche l’assessore al commercio e allo sport Nicolò Sterle: «Giovanni era un bravo ragazzo, tranquillo e molto gioioso – fa sapere l’amministratore che lo aveva visto crescere con i fratelli – lo ricordo molto impegnato nei gruppi giovanili della parrocchia di Villaggio Giardino. È un grande dolore averlo perso».
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