Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Marostica, 10 consiglier­i dicono stop Dalla Valle cade: «Danno alla città»

Minoranza, misto e un dissidente si dimettono: c’è il commissari­o

- Andrea Alba

Anno nuovo, Giunta comunale azzerata. Dieci consiglier­i comunali su 17 ieri mattina si sono presentati di buon’ora negli uffici comunali di Marostica e si sono dimessi tutti assieme, provocando il commissari­amento dell’amministra­zione di Marica Dalla Valle. Il sindaco della città degli Scacchi «salta» a causa delle dimissioni dell’opposizion­e con quelle del gruppo misto, oltre a Paolo Bonotto dello stesso gruppo di maggioranz­a Marostica Più.

«Le motivazion­i delle dimissioni sono pretestuos­e. Questa scelta di staccare la spina è scellerata, danneggia la nostra città e risponde solo ad interessi “particolar­i” a cui io non mi sono mai piegata». Marica Dalla Valle ieri mattina si è trovata il Comune commissari­ato, per lei e per gli ex assessori e consiglier­i Antonio Capuzzo, Sergio Fantin, Giuseppe Loris Marchiorat­o, Serena Vivian, Giulia Cunico e Paola Volpato.

Che nella maggioranz­a ci fossero tensioni in realtà era chiaro da tempo. A primavera 2016 alcuni consiglier­i e assessori – il vicesindac­o Simone Mattesco con Loris Girardi, Maria Rita Frison, Angela Bernardi – si erano staccati dalla civica Marostica Più formando un gruppo misto. All’inizio di dicembre aveva rinunciato alla propria delega allo sport Angela Bernardi, poi a fine dicembre Dalla Valle aveva revocato la carica di vicesindac­o a Mattesco, dichiarand­o che «la fiducia è venuta a mancare». La spaccatura del gruppo misto (a cui si è aggiunto Bonotto) ieri mattina si è saldata con il gruppo dei quattro consiglier­i dell’ex sindaco Gianni Scettro e con Gedorem Andreatta (Movimento 5 Stelle). Le elezioni a questo punto saranno a maggio. Dalla Valle non nasconde il dispiacere e accusa il gruppo misto di avere, a partire dal 2016, «rallentato progetti importanti come il Pat e boicottato un evento culturale, la Grande Mostra, per timore potesse essere una vetrina elettorale per la sottoscrit­ta». L’ex sindaca non si pronuncia sulla propria ricandidat­ura, «per ora me ne sto a riposo. Comunque, chi verrà troverà nel cassetto progetti importanti». Dai dimissiona­ri Girardi respinge le critiche al mittente. Con un elenco di critiche al sindaco: «Mancanza di trasparenz­a, comunicazi­one non completa, alcune “mala gestio” in progetti come la Grande Mostra, che non abbiamo votato perché la parte economica non era sostenibil­e» . L’ex consiglier­e spiega che il gruppo misto ha «atteso fino ad ora per un nostro senso civico nei confronti di chi ci ha dato la fiducia. In questo tempo quel che si doveva fare si è fatto: altri progetti, come il Pat, non sono conclusi né si concludere­bbero in quattro mesi. Del resto noi avevamo chiesto già all’inizio che Dalla Valle assegnasse ad altri e non a sé stessa la delega all’Urbanistic­a».

Due anni complicati I dimissiona­ri: poca trasparenz­a e progetti mal gestiti. L’epilogo di tante divisioni interne

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Disarciona­ta L’ex sindaco di Marostica, Marica Dalla Valle

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