Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
M5s silurato, il vicepresidente «di minoranza» è un leghista
Pd e Cinque Stelle gridano al blitz antidemocratico. Ieri, nel corso del rinnovo delle cariche della Quinta commissione regionale sulla Sanità, sono stati confermati presidente (Fabrizio Boron) e segretario (Sonia Brescacin) entrambi della Lega. La poltrona di vicepresidente che avrebbe dovuto restare al capogruppo del M5s Jacopo Berti è andata, invece, a Fabiano Barbisan. Apriti cielo, Barbisan, leghista convinto al punto che sul suo profilo Facebook campeggia un’immagine a sostegno di Salvini premier è stato «prestato» in passato, per sua stessa ammissione, al gruppo consigliare del Centro Destra Veneto cui afferiscono anche Andrea Bassi e Stefano Casali. Un gruppo storicamente molto allineato alla maggioranza pur essendo formalmente fra le fila della minoranza. Insomma, il consigliere viene percepito come un membro della maggioranza. Uno «scippo» che ieri ha agitato non poco il pomeriggio di Palazzo Ferro Fini al punto che le opposizioni chiedono al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti di annullare la votazione. Ma Ciambetti spiega che è stato tutto regolare. Il fatto è quanto meno inedito e non aiuta si tratti della commissione più delicata, la più importante insieme alla prima che si occupa di bilancio. Il Pd parla di situazione «inaudita». «Definire Barbisan della minoranza è una colossale presa in giro, è stato eletto nella Lista Zaia, ha votato sempre con la Lega,e ha ammesso di essere passato all’opposizione su richiesta dello stesso governatore. In che modo potrà rappresentarci?». Il M5s dice: «Inciuci, “careghe”e aumenti di stipendio: questo interessa la maggioranza». Nicola Finco risponde: «Centrodestra Veneto è all’opposizione e Barbisan è dunque un esponente della minoranza». Confermate ieri, invece, tutte le cariche per la prima e la terza commissione.