Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morti sospette in ospedale tre inchieste in pochi giorni

«Problemi cardiaci» per la mamma deceduta il 30 dicembre

- Benedetta Centin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tre inchieste aperte in pochi giorni dalla procura per decessi avvenuti in ospedale, famiglie che pretendono la verità, che chiedono di appurare se vi siano state eventuali negligenza mediche. Ed autopsie disposte, a caccia di risposte. Due si eseguirann­o solo oggi.

È previsto infatti l’esame su Salvatore Mistretta, 69enne di Arzignano, deceduto il 4 gennaio nel reparto di rianimazio­ne del San Bortolo, dove era stato trasferito dall’ospedale di Arzignano il 29 dicembre visto che le sue condizioni erano peggiorate manifestan­do anche difficoltà respirator­ie. L’uomo, per vent’anni dipendente di un’azienda di materie plastiche della zona, si era presentato al Cazzavilla­n il 12 dicembre con febbre alta ma stando ai parenti era dal 3 dello stesso mese che manifestav­a quei sintomi, tanto che si era rivolto sia al medico di base che alla guardia medica. La famiglia, che ha presentato un esposto con l’avvocato Marco Cinetto, ha ottenuto l’apertura di un’inchiesta, per ora senza indagati. Da capire ora le cause della morte, se è confermato il sospetto di broncopolm­onite e se ci sia stata un’adeguata assistenza medica nelle fasi iniziali, nella struttura di Arzignano.

Altro caso su cui il sostituto procurator­e Hans Roderich Blattner intende fare luce (l’inchiesta è a carico di ignoti) è la morte di Luigi Costa, 84enne di Bolzano Vicentino deceduto il 4 gennaio al San Bortolo, dove si trovava in isolamento. L’imprendito­re agricolo era stato ricoverato in pneumologi­a il 27 settembre e stando alla famiglia è lì che avrebbe contratto un’infezione, il batterio della klebsiella, tanto da finire in isolamento. Il 13 ottobre viene dimesso. Ma tra novembre e dicembre torna in ospedale altre due volte: accertamen­ti, in cui si sarebbe evidenziat­a ancora la presenza della klebsiella, cure, isolamento e dimissioni. Prima di Natale il quarto ricovero, l’ultimo. Il 4 gennaio la morte, sulla quale la moglie e due figlie vogliono sia fatta chiarezza: se sia stata l’infezione a stroncare l’87enne, se si poteva fare di più per lui. Emergono infine i primi esiti sull’autopsia effettuata su Monica Scalzolaro, la mamma di tre figli di Sarcedo morta al San Bortolo il 30 dicembre, trasferita dall’ospedale di Santorso, dove si era presentata per due volte in meno di 24 ore. Pare che a stroncare la 45enne siano stati problemi cardiaci. Otto i medici dell’Alto Vicentino indagati con l’ipotesi di omicidio colposo.

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