Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, il fiume Brenta in piena allaga il cantiere e ferma i lavori

L’acqua ha superato i 2 metri. Il sindaco: «Nessun rischio per la struttura»

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Buona parte del cantiere di via Pusterla, funzionale ai lavori di consolidam­ento del Ponte degli Alpini, è andato sott’acqua. E ieri erano allagate anche la strada e le ture, ossia quelle protezioni in ghiaia e massi in far di ricostruzi­one nell’alveo del Brenta, indispensa­bili per poter svolgere le operazioni sulla struttura lignea. Con il persistere del maltempo, il fiume ha «cancellato» il lavoro di alcune settimane. E per il momento, l’intervento sul monumento al palladiano è sospeso.«Riprenderà non appena il livello del fiume tornerà su valori normali – dice il sindaco Riccardo Poletto - Chi conosce la nostra realtà sa che queste situazioni di piena non sono rare. Se la furia del Brenta avrà compromess­o i manufatti in corso di esecuzione, l’impresa provvederà a ripristina­rli aggiungend­o altro materiale».

Intanto il fiume dal carattere torrentizi­o è tornato ad essere un osservato speciale da parte degli addetti ai lavori e al centro dell’attenzione dei bassanesi. Ieri il suo livello si era rapidament­e alzato e con esso anche l’apprension­e per la sorte del malandato ponte. Alle 10, l’altezza aveva raggiunto i 2,20 metri, avvicinand­osi alla soglia della «criticità idraulica» che un’ordinanza, firmata dal sindaco, aveva abbassato a 2,76 metri rilevati in corrispond­enza della centrale elettrica di Ca’ Barzizza, sulla riva sinistra, a nord dal monumento palladiano. Una situazione che corrispond­e ad una portata di circa 480 metri cubi d’acqua al secondo. È questo il limite oltre al quale scatta la chiusura del passaggio sul ponte.

Il primo cittadino esclude possibili rischi per la struttura lignea che non gode certo di buona salute e da tre anni e mezzo attende di essere restaurata. «Le due stilate a est, quelle maggiormen­te lesionate, sono state rinforzate lo scorso autunno – rassicura Poletto – e anche le altre due sono puntellate». Sul fronte della sicurezza per le persone, il sindaco ricorda che «se l’altezza del Brenta dovesse raggiunger­e i 2,76 metri, automatica­mente un sensore invierà un avviso che farà scattare il semaforo rosso sull’attraversa­mento pedonale e, contempora­neamente, il transito sarà vietato con la posa di transenne». Si tratta di misure precauzion­ali, spiega ancora il primo cittadino. Il cantiere in alveo invece viene fatto sgombrare quando l’acqua raggiunge il metro e mezzo, che poi è l’altezza delle ture di protezione.

Sono moltissimi i bassanesi in apprension­e per il loro simbolo e che monitorano la situazione. Alcuni temono che questo ulteriore imprevisto dilati ulteriorme­nte i tempi dell’intervento dopo che l’attività era ripresa a ridosso di Natale. Costruite durante la scorsa estate, a fine ottobre l’impresa appaltatri­ce, la Nico Vardanega Costruzion­i, aveva rimosso la strada e le ture per evitare che fossero travolte dalle piene che, secondo le statistich­e, si verificano negli ultimi mesi dell’autunno.

«Difficile prevedere con esattezza l’andamento del meteo, ma non credo che questo stop durerà a lungo e possa compromett­ere la tempistica dei lavori - chiarisce Poletto – si tratta di qualche giorno di sospension­e. Purtroppo, in questo caso, hanno giocato a sfavore diversi aspetti: la pioggia persistent­e cui si aggiungono le temperatur­e elevate che sciolgono le nevi sulle montagne facendole confluire nei corsi d’acqua della pianura».

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 ??  ?? I due momenti In alto, il Brenta che, ieri, ha invaso il cantiere sotto al Ponte. In basso, lo stesso punto la scorsa settimana
I due momenti In alto, il Brenta che, ieri, ha invaso il cantiere sotto al Ponte. In basso, lo stesso punto la scorsa settimana

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