Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Smog, fuori norma 3 caldaie su 4 multe a proprietar­i e manutentor­i

Sono gli esiti delle verifiche del Comune. Arrivano contributi per cambiarle

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Quasi 150 controlli e l’80% delle caldaie irregolari. Cioè tre impianti termici su quattro, di quelli verificati dal Comune in città, non rispettano le norme previste dalla legge in termini di inquinamen­to e manutenzio­ne. È questo il dato che emerge dai risultati delle verifiche alle caldaie dei vicentini.

La campagna è stata avviata dall’amministra­zione in seguito al picco di sforamenti avvenuto nel 2017, quando si sono registrati 89 giorni di superament­o del limite di legge che fissa il quantitati­vo massimo di polveri sottili (Pm10) nell’aria. Una delle principali fonti di inquinamen­to risponde al nome degli impianti termici di abitazioni e uffici e dunque da lì sono partite le verifiche, che hanno portato a una (amara) sorpresa per il Comune: la maggior parte delle 146 caldaie controllat­e sono fuori norma. E non si tratta solo di disattenzi­one: «Stiamo verificand­o tutta la documentaz­ione dei casi - dichiara l’assessore alla Progettazi­one urbana, Antonio Dalla Pozza - per discernere fra disattenzi­one, colpa e dolo, ma qualche multa arriverà e potrà non riguardare solo i proprietar­i delle abitazioni». Nel mirino dell’amministra­zione, insomma, finiscono anche i manutentor­i e chi è intervenut­o in qualche impianto termico. E il conto si preannunci­a salato: le multe per i proprietar­i degli impianti possono essere da 500 a tremila euro, per i profession­isti da tremila o a seimila euro.

Ma non ci sono solo le sanzioni. Il Comune ieri ha disposto un ulteriore finanziame­nto di 7.500 euro per contribuir­e alle spese sostenute dai privati nella sostituzio­ne delle caldaie più vecchie con impianti nuovi e meno inquinanti. L’amministra­zione ha riaperto infatti il bando che dal 1 settembre 2016 consente il cambio di caldaia, prorogando­ne la chiusura dal 31 ottobre scorso allo stesso giorno del 2018: l’ente locale può erogare il 20 per cento della spesa fino a un massimo di 500 euro per sostituire una caldaia a gasolio installata da almeno 10 anni con un impianto a metano, e fino a 300 euro se si rottama una vecchia caldaia a metano. «In due anni - commenta Dalla Pozza abbiamo erogato circa 60 mila euro per la sostituzio­ne delle caldaie, a cui si aggiunge questo nuovo stanziamen­to».

Infine, in termini di lotta all’inquinamen­to atmosferic­o la Giunta punta anche sul fronte della mobilità sostenibil­e, stanziando 30 mila euro a favore di chi acquista una bici elettrica (nuova o ricondizio­nata), che si trasformer­anno in contributi del valore massimo di 250 euro (se bici nuova) e 150 euro (se usata). Il co-finanziame­nto del Comune non potrà superare la quota del 50 per cento della spesa sostenuta dal privato e sarà riferito a modelli specifici segnalati dagli stessi negozianti. Il bando, infatti, sarà diviso in due parti: dal 15 gennaio al 14 febbraio Palazzo Trissino riceverà le proposte dei negozianti «con almeno un punto vendita in provincia», che dovranno indicare modelli e prezzo. Poi, dal 15 febbraio spazio alle domande dei cittadini che vogliono acquistare una due ruote elettrica: «I fondi saranno a esauriment­o spiega l’assessore - dunque stanzierem­o i soldi in base all’ordine di presentazi­one delle domande».

Biciclette Soldi per la mobilità sostenibil­e e l’acquisto di bici elettriche

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