Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Cammino di pace dedicato alla fine della Grande Guerra I giovani leggeranno le lettere dei ragazzi del 99
Il centenario della fine della Grande Guerra per riscoprire e promuovere il valore della pace. Alle vicende storiche di un secolo fa, delle quali il Bassanese fu tra i protagonisti, s’ispira l’edizione 2018 del Cammino di pace che si rinnova domani, dalle 14.30. Il Coordinamento bassanese – sintesi di una ventina di realtà, istituzionali e non – ha preso spunto dalla dimensione umana di quel drammatico periodo del conflitto per riaffermare la pacifica convivenza e per dire «no» alla guerra.
«Quest’anno la manifestazione si carica di un duplice significato – spiega il sindaco Riccardo Poletto - : da un lato raccoglie idealmente il testimone di quei giovanissimi che un secolo fa morirono in battaglia; dall’altro fa riferimento all’articolo 11 della Costituzione, ricordando che l’Italia ripudia la guerra». Due pagine di storia che s’intrecceranno domani in uno dei luoghi simbolo della città: il parco - e il monumento - intitolato ai Ragazzi del ’99. A rendere loro omaggio saranno i nati nel 1999 che leggeranno le lettere e i messaggi scritti dai coetanei 100 anni fa, in condizioni estreme. Da qui il corteo proseguirà per palazzo Agostinelli, già centro di accoglienza di poveri e pellegrini, dove i partecipanti riceveranno un papavero rosso che poi depositeranno all’interno del Tempio Ossario dove sono sepolti 5.500 caduti. «Un gesto con cui esprimiamo la volontà di custodire e di vegliare su questi nostri fratelli», sottolinea don Andrea Guglielmi, l’abate di Santa Maria in Colle.Prima però il Cammino farà tappa in piazza Garibaldi dove la Bassano Bluespiritual Band eseguirà, fra gli altri, il brano «La guerra di Piero».
L’epilogo sarà al Centro giovanile che ospiterà il momento di preghiera interreligiosa (sono invitate tutte le comunità del territorio). «Leggeremo e confronteremo alcuni passi della Bibbia e del Corano che parlano di pace», anticipa don Guglielmi. L’appuntamento è inserito nel programma «Sai cos’è la guerra?» che fino a giugno propone incontri, riflessioni, approfondimenti storici, spettacoli, conferenze. S’inizia oggi alle 18, al Color Cafè, dove interverrà Andrea Segre, regista del film «L’ordine delle cose» che sarà proiettato alle 20.45 nella sala Da Ponte.