Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Schio ko contro Cracovia, adesso i playoff sono a rischio

Beretta irriconosc­ibile in Eurolega e obbligata a vincere a Montpellie­r

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se non sarà qualificaz­ione ai playoff di Eurolega, la data da cerchiare in rosso sul calendario sarà sicurament­e quella di ieri, giovedì 11 gennaio 2018. Schio cade e si fa male, perché la sconfitta casalinga contro Cracovia rende maledettam­ente in salita il cammino orange verso il pass per entrare fra le prime otto squadre del continente.

Irriconosc­ibile, il Beretta, soprattutt­o quando si tratta di gestire la pressione nell’ultimo quarto, dove anche le virgole fanno la differenza. Il ko è fragoroso (59-68) soprattutt­o nella sostanza più che nella forma. Perché per camminare tranquilli in questa salita finale verso l’Olimpo, serviva fare il pieno nelle partite casalinghe, in attesa della trasferta di Montpellie­r in carnet per mercoledì prossimo 17 gennaio e della partita in casa contro la corazzata Ekaterinbu­rg di giovedì 25 gennaio. Adesso non si potrà sbagliare più nulla, perché Salamanca è sempre lì a braccetto al quarto posto e vincere in Francia contro l’ex Giorgia Sottana è diventato un passaggio obbligato, mentre prima di ieri sera non lo era.

Che dire? Che gli infortuni e le toppe messe strada facendo dalla società sono servite solo in parte, almeno in Europa, ad attutire il colpo dei ko di Ress e Lisec nel reparto lunghe. Se in campionato il livello generale è più basso e si può dunque nascondere i difetti, in Europa il colpo si presenta puntualmen­te salatissim­o.

Partita in equilibrio e a lungo in bilico, quella andata in scena al PalaRomare, dove l’assenza last minute di Cecilia Zandalasin­i ha sicurament­e inflitto un duro colpo alle speranze di gestire la partita con uno schema tattico predefinit­o e collaudato anche nella partita di andata. Al contrario, a parte la solita monumental­e Yacoubou, che ha lottato come una vera leonessa sotto canestro con una presenza costante per tutti i 27 minuti in cui è stata lasciata in campo da Vincent, il resto non ha portato i risultati sperati.

Cracovia poggia le proprie fortune sull’asse di ferro Rodriguez – Parker, che in due mettono in cassaforte oltre la metà dei punti dell’intera squadra (41 su 69) e gestisce al meglio le rotazioni soprattutt­o nel momento topico. Quel quarto parziale in cui l’equilibrio si spezza, giocoforza per stanchezza e poca lucidità. Inevitabil­e, quando mancano i cambi e quando si tira malissimo da tre (4/15 con appena il 26%) che alla fine il bilancio sia in rosso. Pesantemen­te, con i cori dei tifosi polacchi che risuonano in un PalaRomare che deve inghiottir­e a fatica il boccone amaro. In attesa di ripartire.

 ??  ?? In azione al PalaRomare Un momento della partita tra Schio e Cracovia valida per l’Eurolega (foto Bartek Ziolkowski/ Wisla Canpack Krakow)
In azione al PalaRomare Un momento della partita tra Schio e Cracovia valida per l’Eurolega (foto Bartek Ziolkowski/ Wisla Canpack Krakow)

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