Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il San Bassiano premia il sociale fra i talenti 2017 medici e storici
Festa del Patrono: sul palco Bigolin, l’inventore del «telefono rosso»
Uno dei massimi studiosi ed esperti veneti della Grande Guerra combattuta sul massiccio del Grappa, il «pioniere» del pronto soccorso cittadino e sette realtà di volontariato.
Si rivolgono perlopiù al mondo del sociale i premi San Bassi ano che saranno consegnati venerdì 19 per la festa del santo patrono.
«Abbiamo scelto di ricordare i 100 anni dalla fine del Primo conflitto mondiale e di dare spazio alle persone e associazioni che dedicano tempo, energie e che donano qualcosa di sé agli altri », motiva il sindaco Riccardo Poletto.Il premio Cultura, sarà attribuito allo storico Paolo Pozzato, già docente nei licei e oggi all’Istrevi di Vicenza, attento studioso delle vicende belliche della Grande guerra sul territorio di cui è divulgatore. Giulio Bigolin, primo primario del pronto soccorso dell’ospedale cittadino, nonché fondatore del gruppo Ais (Associazione italiana soccorritori) riceverà il «Città di Bassano», mentre le tre targhe quest’anno si fanno in sette.
Non per l’aumentare del numero dei riconoscimenti, ma perché, oltre alle associazioni Penelope ed Oncologica San Bassiano, la terza targa sarà consegnata al Coordina- mento Bassano città del dono di cui fanno parte Rds Monte Grappa, Admo, Aido, Avis e Fidas.
«Abbiamo scelto Pozzato perché da fine studioso e ottimo divulgatore del primo conflitto ha dato molto alla città in termini culturali– spiega Poletto – Come la mostra Frammenti allestita in museo, le conferenze, le innumerevoli pubblicazioni. Ha approfonditole vicen debelliche sul fronte avversario, traducendo dal tedesco documenti, atti, memoriali ». Il «Città di Bassano» va a Bigolin che per primo in Italia atti- vò il “telefono rosso” delle emergenze (0424.20666) anticipando il 118, motivo per cui il ministro Luigi Giannico gli inviò una nota di merito annunciando che il servizio sarebbe stato esteso. Era il 1979; dodici anni prima, con un infermiere, una suora e un’ambulanza aveva dato vita all’unità di pronto soccorso che diresse fino al 1995.
«Ha contribuito a trasformarlo ed ha messo a disposizione le competenze e la professionalità anche del volontariato fondando la sezione dell’Ais», sottolinea il sindaco. Una targa per Penelope, realtà nazionale che si occupa delle persone scomparse, nata dalla tragedia della famiglia bassanese di Milena Bianchi, sparita e ritrovata morta in Tunisia nel 1995. La mamma Gilda Milani con coraggio ha trasformato quel vissuto terribile in un servizio prezioso. L’altro riconoscimento è per l’associazione oncologica San Bassiano che affianca e sostiene i pazienti affetti da tumore con progetti e iniziative mirate; il terzo va al Coordinamento città del dono.
La cerimonia Il 19 gennaio si festeggia il San Bassiano: in foto il sindaco Riccardo Poletto durante l’edizione del 2017