Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Caccia a un finanziato­re subito altrimenti salvataggi­o impossibil­e

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il fallimento pilotato, con la concession­e dell’esercizio provvisori­o, potrebbe permettere al Vicenza di concludere il campionato 2017-2018 di Serie C. Una procedura, quella che si sta tentando di mettere in piedi, che prevede la nomina di un curatore fallimenta­re (prevista per mercoledì) e che, di fatto, separerebb­e i debiti sportivi da quelli con i fornitori. Non è un percorso semplice, ma ci sono precedenti incoraggia­nti come quello del Bari e dell’Ascoli che di fatto fallirono a stagione in corso, completand­o però il campionato con la creazione di un ramo d’azienda dove far confluire tutti i debiti legati alla gestione sportiva. A fine campionato, poi, un’asta fallimenta­re in cui la vecchia società andò a morire. E in cui la nuova prese piede. Ma a Vicenza c’è una condizione che deve concretizz­arsi: trovare un finanziato­re che si faccia carico di concludere la stagione pagando gli stipendi e garantendo la gestione ordinaria del club. «Un percorso complesso — spiega l’avvocato Massimo Diana che ha seguito diverse situazioni simili come quella del Modena, recentemen­te radiato dal campionato di Serie C — che permettere­bbe al curatore di cedere i giocatori con gli ingaggi alti nel mercato di gennaio per diminuire i costi del club. Così i debiti da pagare sarebbero solo quelli sportivi. Quelli con fornitori e Agenzia delle Entrate resterebbe­ro alla vecchia società, con la creazione di un ramo d’azienda solo sportivo. A fine stagione così si potrebbe cedere il Vicenza al miglior offerente in un’asta pubblica».

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