Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Caccia a un finanziatore subito altrimenti salvataggio impossibile
Il fallimento pilotato, con la concessione dell’esercizio provvisorio, potrebbe permettere al Vicenza di concludere il campionato 2017-2018 di Serie C. Una procedura, quella che si sta tentando di mettere in piedi, che prevede la nomina di un curatore fallimentare (prevista per mercoledì) e che, di fatto, separerebbe i debiti sportivi da quelli con i fornitori. Non è un percorso semplice, ma ci sono precedenti incoraggianti come quello del Bari e dell’Ascoli che di fatto fallirono a stagione in corso, completando però il campionato con la creazione di un ramo d’azienda dove far confluire tutti i debiti legati alla gestione sportiva. A fine campionato, poi, un’asta fallimentare in cui la vecchia società andò a morire. E in cui la nuova prese piede. Ma a Vicenza c’è una condizione che deve concretizzarsi: trovare un finanziatore che si faccia carico di concludere la stagione pagando gli stipendi e garantendo la gestione ordinaria del club. «Un percorso complesso — spiega l’avvocato Massimo Diana che ha seguito diverse situazioni simili come quella del Modena, recentemente radiato dal campionato di Serie C — che permetterebbe al curatore di cedere i giocatori con gli ingaggi alti nel mercato di gennaio per diminuire i costi del club. Così i debiti da pagare sarebbero solo quelli sportivi. Quelli con fornitori e Agenzia delle Entrate resterebbero alla vecchia società, con la creazione di un ramo d’azienda solo sportivo. A fine stagione così si potrebbe cedere il Vicenza al miglior offerente in un’asta pubblica».