Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rivolta a Fosse di Enego per l’arrivo dei migranti «Siamo in 7, loro in 20»

Firme in prefettura. Il sindaco: «Paure inutili»

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«È possibile addossare la responsabi­lità dell’accoglienz­a di venti migranti su tre donne, due vecchi e due bambini?». Su questa premessa a Fosse di Sopra - frazione con sette anime a 600 metri di altezza, ad Enego sull’Altopiano dei Sette Comuni nei giorni scorsi sono state raccolte 400 firme, poi consegnate al prefetto di Vicenza. Il sindaco, Fosco Cappellari, non ha firmato la petizione né intende farlo: «Questa in corso è una redistribu­zione dei migranti già presenti in paese, a Enego sono in tutto 32 – avverte -. Mi risulta che a Fosse ne andranno 12, per la parte rimanente la prefettura ci assicura che si andrà ad esauriment­o».

La vicenda a fine anno è stata dibattuta anche in consiglio comunale, su istanza dell’opposizion­e: all’unanimità è stato votato di chiedere alla prefettura di far rispettare a Enego il criterio di due migranti ogni mille cittadini. Tutto è iniziato qualche settimana fa, quando fra i (pochi) residenti della contrada Fosse di Sopra è circolata la voce che una vecchia casa, disabitata da anni, sarebbe stata destinata ad accogliere un folto gruppo di richiedent­i asilo. «Il nostro è un tentativo di prevenire lo spostament­o – osserva Rossella Peruzzo, che con Eva Caregnato e altri cittadini ha raccolto le firme – parliamo di una contrada lontana dal centro di Enego, sono 40 minuti a piedi, e in cui non c’è un bar, non c’è internet. L’autobus passa solamente al mattino presto». I residenti puntano l’indice anche sulla struttura in cui dovrebbero arrivare i migranti: «Gli spazi sono adatti al massimo ad ospitare sei persone e si tratta di una casa molto vecchia: il riscaldame­nto si compone di due stufette al pianterren­o e un bagno ricavato in un sottoscala». Secondo Peruzzo già adesso «il paese è esasperato. I docenti hanno denunciato che alcuni migranti si sono appartati dietro alla scuola con dei ragazzini, c’è il sospetto di uno spaccio di droga». Dalla prefettura, con la petizione, i firmatari sperano di ottenere uno stop allo spostament­o.

«Ho visitato l’abitazione in questione, i proprietar­i stanno svolgendo lavori di recupero importanti» dichiara invece Cappellari. Il primo cittadino ricostruis­ce l’origine della vicenda. Ad Enego, Comune di 1600 abitanti, c’è da tre anni un Cas, centro accoglienz­a straordina­rio, che non lontano dal centro storico ospita 32 richiedent­i asilo. Nel corso del tempo sono stati fatti vari tentativi di integrazio­ne, in parte anche riusciti: i migranti cooperano con la parrocchia seguendo degli orti sociali e sono seguiti da volontari che gli insegnano l’italiano. Le novità sarebbero arrivate con un recente cambio di appalto, alla cooperativ­a Le Orme che segue i 32 migranti è subentrata una nuova società, la coop Tempus di Fonzaso (Belluno). Questa ha fatto sapere al Comune di voler spostare parte dei richiedent­i asilo nell’abitazione di Fosse, di proprietà dell’agenzia Global Immobiliar­e dell’imprendito­re trentino Domenico Paradisi. «Già con il precedente prefetto Eugenio Soldà – avverte Cappellari - ci era stato assicurato che la quota di richiedent­i asilo di Enego non sarebbe stata aumentata, anzi al contrario ridotta. Il nuovo prefetto Umberto Guidato mi ha ribadito questa decisione. Lo spostament­o a Fosse, che mi risulta riguardere­bbe 12 richiedent­i asilo e non 17, porterebbe in seguito a una riduzione complessiv­a delle presenze e alla chiusura del Cas di Enego, forse già a marzo».

Nei giorni scorsi un incontro in prefettura a Vicenza, in cui è avvenuta la consegna delle firme, secondo i residenti avrebbe portato a una mediazione che potrebbe evitare del tutto lo spostament­o di migranti a Fosse. «Dalla prefettura hanno detto che l’autorizzaz­ione allo spostament­o ancora non c’è e verificher­anno se è possibile far continuare la gestione a Enego dalla precedente cooperativ­a. Questa settimana dovrebbero esserci nuovi incontri, speriamo risolutivi» conclude Peruzzo.

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 ??  ?? Petizione A Fosse vivono tre donne, due bambini e due anziani. I residenti hanno firmato contro l’arrivo dei profughi nella casa qui a lato (Op Brand)
Petizione A Fosse vivono tre donne, due bambini e due anziani. I residenti hanno firmato contro l’arrivo dei profughi nella casa qui a lato (Op Brand)

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