Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fidas, regole più complesse e restrittiv­e ma le donazione di sangue in provincia crescono Pronta una app per accelerare le prenotazio­ni

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La popolazion­e invecchia e la burocrazia è sempre più complessa. Eppure, in fatto di sangue, i vicentini non smentiscon­o la propria generosità: anche l’anno scorso le donazioni alla Fidas, associazio­ne donatori sangue provincial­e, sono aumentate dello 0,28%, salendo a quota 30.935. «Sono 86 in più rispetto al 2016. Sembrano piccoli valori, è un risultato enorme. Siamo in controtend­enza rispetto al quadro generale» osserva il presidente Mariano Morbin.

Dalla Fidas fanno il bilancio annuale. Nel 2017 l’associazio­ne si è avvalsa di 22.747 donatori, dei quali 16.46 sono nuovi. «Ci sono tre donatori in meno. Anche nel 2017, dodici mesi estremamen­te complicati, siamo riusciti a garantire la copertura per Vicenza nonostante in tutta la provincia l’aumento di richiesta di sangue dagli ospedali sia stato dell’11%. Anche in questi giorni, nonostante il picco di influenza, stiamo garantendo i consueti livelli di donazioni». Delle 30.935 donazioni conferite l’anno scorso, 22.543 sono state di sangue intero, 6.545 di plasma e 1.847 di piastrine. «Questo nonostante dal 2016 le regole per la donazione siano diventate più complesse, la legge ha ristretto la possibilit­à di donare – riprende Morbin – questo ci rende più difficile avvicinare i giovani. È uno scenario che ci preoccupa, in un contesto come quello italiano di calo demografic­o e invecchiam­ento della popolazion­e». In provincia comunque continuano ad essere vivi e vitali 80 circoli Fidas. Per promuovere l’attività anche quest’anno l’associazio­ne ha organizzat­o l’evento Progetto Scuola, incontrand­o 5mila studenti. Ed entro marzo arriverà una «app» ad hoc per Fidas Vicenza: obiettivo è accelerare le prenotazio­ni.

Morbin «Vicenza è in controtend­enza sulle donazioni»

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