Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
De Bortoli tifa e soffre in curva: per il curatore gioia e sciarpata
TERAMO Che seguisse la squadra in trasferta a Teramo lo aveva annunciato lui stesso, ma che Nerio De Bortoli seguisse la partita in curva con i tifosi biancorossi non se lo aspettava nessuno. Invece il curatore fallimentare nominato dal Tribunale per portare avanti l’esercizio provvisorio concesso giovedi scorso, ha stupito tutti entrando tra i primi nella curva quando ancora i tifosi dovevano arrivare. «Quando siamo entrati e l’abbiamo visto quasi non ci credevamo — racconta Carlo Ziggiotto, del gruppo Old Fans — ma con tutti è stato molto cortese rispondendo alle nostre curiosità e domande e rassicurandoci sul futuro del nostro Vicenza». Sulla possibilità di riaprire la campagna abbonamenti e sull’opportunità di aprire un contro corrente finalizzato a ricevere le libere offerte di chi intendesse aiutare il club berico, De Bortoli non si è espresso, impegnato com’era a seguire la gara. Una partita vissuta con grande trepidazione, soffrendo dopo il gol del vantaggio del Teramo ed esultando prima al pareggio segnato da De Giorgio su calcio di rigore e poi festeggiando il gol della vittoria di Giacomelli mostrando grandissima gioia per la conquista di una vittoria molto importante per la classifica del Vicenza, non esitando ad esibire la sciarpa del Lane tesa sopra il capo per dare spinta e vigore ai «compagni di tifo» nel settore ospiti del Bonolis. «Al termine della partita il curatore ha pure partecipato alla sciarpata finale e l’ha fatto come fosse uno di noi — conferma Ziggiotto — e prima di lasciare la curva e andare a salutare i giocatori ci ha detto che in trasferta, visto che ha portato bene, assisterà alle partite sempre con noi». Al termine del match De Bortoli è corso negli spogliatoi a complimentarsi con i giocatori e con lo staff scegliendo di non parlare con i giornalisti, ma ha assicurato che lo farà nei prossimi giorni andando ad illustrare la situazione del Vicenza che sta già studiando a fondo.