Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Grandi ex e politica uniti per il Lane: sottoscrizioni, abbonamenti e sponsor Rossi: «Io ci sono». Formisano: «Iniziamo a pagare noi della centrale»
VICENZA Si muove il mondo dello sport, si muovono le istituzioni, la politica, l’imprenditoria. A tessere la tela della rete che dovrà sostenere il Vicenza — almeno nei progetti del neo-amministratore del club nominato dal tribunale di Vicenza, Nerio De Bortoli — lavorano in molti. La società deve trovare fondi e risorse per arrivare a fine campionato e darsi un futuro oltre la prossima estate.
Innanzitutto a mettersi in gioco è un nome che ha un certo peso nella storia del club biancorosso: Paolo Rossi. Nei giorni scorsi il fuoriclasse sbocciato proprio nel Lane ha affermato di essere «pronto a essere utile per il Vicenza — ha detto — magari come garante o promotore, ma solo a fronte di un progetto serio e solido». Poi c’è l’’imprenditoria, che viene tirata per la giacchetta dal mondo delle istituzioni, in primis dal sindaco Achille Variati, il qua- le da settimane ormai sta cercando vie d’uscita per dare un futuro alla storica squadra cittadina. E qui si fa spazio un’ idea, quella dell’azionariato popolare. Basti pensa reall’ esperienza a Treviso nel basket, che nel 2012 perse il sostegno economico dell afamiglia Benetton: in quell’occasione nacque l’ iniziativa
«Treviso io ci sono» che consentiva di devolvere piccole somme in favore della società e che nel giro di poco tempo portò nelle casse del club oltre centomila euro.
«Avevamo provato una strada simile negli anni scorsi — dichiara un tifoso illustre del Vicenza nonché consigliere di minoranza in Comune (e can- didato sindaco) Francesco Rucco — ma non se ne è più fatto nulla. Ora un’iniziativa del genere farebbe comodo e stiamo già studiando la possibilità di rimetterla in piedi, oltre a tenere quanti più contatti possibile con il mondo delle imprese». Fra i tifosi che abitano il mondo della politica e delle istituzioni c’è pure Federico Formisano, presidente del Consiglio in quota Pd e volto noto sugli spalti del Menti. Ed è lui stesso a rivolgersi ai suoi colleghi «tifosi illustri». «In tribuna centrale siede chi di fatto entra senza dover pagare il biglietto — afferma Formisano — ma penso si possa chiedere loro di sottoscrivere ugualmente l’abbonamento, come gesto simbolico per aiutare la squadra». A questa idea, poi, Formisano ne affianca altre due. La prima riguarda i tifosi privi di abbonamento per la stagione in corso: «Chiediamo loro di comprarlo per la seconda parte — spiega — magari a prezzo prefissato e anche solo come gesto di vicinanza e sostegno, anche se poi allo stadio non ci vengono».
La seconda proposta guarda invece più in là e chiama in causa gli abbonamenti della stagione 2018-2019: «Aprire una campagna di pre-acquisti con una somma in acconto che porterebbe entrate immediate alla società».
I progetti in corso Resta sempre in piedi l’idea dell’azionariato popolare con l’anticipo delle tessere 2018-19