Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’Ottocento si trasforma e sceglie il bio
Lo storico locale ha ottenuto, primo in Veneto, il bollino di locale biologico
Più volte premiato per le sue pizze «lievitate», lo storico locale Ottocento di via San Giorgio ha intrapreso ora la strada «green» conquistando il titolo di primo ristorante –pizzeria biologico in Veneto. Lo conferma lo chef Riccardo Antoniolo: «Dal vino alla pasta, serviremo solo produzioni bio». La nuova svolta dell’Ottocento inizierà venerdì, alle 20, con l’inaugurazione ufficiale (aperta al pubblico) dopo un intervento di ristrutturazione del locale.
«Abbiamo chiesto e ottenuto dall’Icea, l’Istituto per la certificazione etica ed ambientale, il bollino di ristorante biologico - spiega Antoniolo – In sostanza, tutto quello che si consumerà all’Ottocento sarà proveniente da prodotti certificati biologici: dal vino all’olio, passando per la pasta e la birra, fino ai singoli ingredienti che andranno a comporre il menù. Siamo i primi piccoli ristoratori artigianali in Italia ad ottenere questa certificazione lontano dai centri commerciali, è stata davvero dura riuscirci ma adesso inizia la nuova avventura».
I golosi e gli appassionati della pizza non devono temere: la pietanza non scomparirà dal menù del ristorante, anzi. Oltre alla celebre «lievitata», si potranno gustare altre pizze e, novità inserita nel «restyling» del locale, sarà possibile ordinare la versione da asporto. Non solo. A Pove del Grappa, aprirà uno spazio dedicato ai lievitati.
L’Ottocento è uno dei ristoranti storici di Bassano. Negli ultimi anni, complice la professionalità e la passione di Antoniolo, la sua fama si è diffusa in tutta Italia proprio per le pizze «lievitate». Una selezione gourmet che ha meritato riconoscimenti ambiti come i «Tre spicchi», dati solo alle 54 migliori pizzerie della penisola scelte dalla guida del Gambero Rosso, ma ha ottenuto anche la «Ruota d’oro» del Touring Club. Per quattro anni è stato presente nelle guide dell’Espresso tra i «Ristoranti dell’anno», «Where to eat pizza - the experts’ guide to the best pizza places in the world» ed ha ricevuto segnalazioni nella Guida Michelin e Gatti-Massobrio.