Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Schio ko in casa, tutto all’ultimo match
Eurolega, orange piegate in casa da Ekaterinburg, il pass dipende dalla trasferta a Salamanca
Alla fine è andata come si poteva immaginare. Troppo forte Ekaterinburg, più che mai dopo lo sbarco in Russia di quella che viene riconosciuta come la più forte giocatrice al mondo, ossia Moore. Che non a caso sposta le montagne, oltre agli equilibri e regala a coach Miguel Mendez la rivincita tanto attesa dopo il bruciante esonero maturato circa un anno fa.
Se la miglior squadra d’Europa si è affidata a lui, evidentemente non è un caso. Tatticamente perfetta, Ekaterinburg parte però male e zoppica nel primo parziale, poi mette la freccia e a tratti domina, sfruttando il superiore tasso tecnico. Mollando un po’ solo nel finale, quando il Beretta torna sotto e limita il passivo a un più che onorevole -13 (55-68). Oltre agli infortuni nel reparto lunghe, Schio paga anche le condizioni precarie di Zandalasini, recuperata in extremis ma non al meglio. Ma tutto è ancora in gioco, annotata la sconfitta di Salamanca a Orenburg il verdetto finale per la qualificazione è rimandato a mercoledì prossimo in Spagna. Se Schio saprà espugnare un campo difficilissimo si prenderà ancora una volta i playoff ed entrerà fra le prime otto squadre d’Europa.
Al momento le possibilità ci sono tutte, considerato che anche ieri, pur in un contesto difficilissimo, il Beretta ha tenuto testa alla corazzata russa per tre parziali su quattro, cedendo di schianto solo nel secondo (6-20). Schio viene limitata pesantemente in difesa, dove la sola Yacoubou lotta come una leonessa, strappando rimbalzi importanti (5), spalleggiata da una Anderson versione deluxe. Non basta, proprio per quel secondo parziale che di fatto scava il solco decisivo. Mendez ruota il roster e pesca ora Griner, ora Moore, ora Torrens. Come a dire: quando hai soluzioni di questo tipo a disposizione, tutto diventa tremendamente più semplice.