Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Candidato M5s tagliato: «Affari con i migranti»

«Avvertita» la no-vax. In pista con Di Maio gli avvocati del crack popolari. Csm, via libera al giudice Mascolo

- di Marco Bonet

Di Maio cancella dalle liste del M5s il candidato vicentino proprietar­io di un hotel che ospita migranti. Intanto continuano le trattative nei partiti.

«Se ci sono persone VENEZIA legate a particolar­i ambienti politici o che non ci convincono per una serie di dinamiche che ruotano attorno a loro, le escluderem­o dalle liste. Dobbiamo tutelare il gruppo che sarà chiamato a governare il Paese». Luigi Di Maio la spiega così, quasi fosse una vicenda tutto sommato marginale, la cancellazi­one dalle liste per il proporzion­ale alla Camera e al Senato di 14 candidati che pure avevano regolarmen­te vinto le Parlamenta­rie su Rousseau. D’altronde, ha proseguito il capo politico del Movimento Cinque Stelle, «chi si è candidato con noi ha firmato un regolament­o che prevede che le liste pubblicate siano provvisori­e fino alla presentazi­one», attesa in Veneto per domani.

A fare le spese del repulisti (ma nel Movimento preferisco­no parlare di «controllo qualità») è stato nella nostra regione il vicentino Gedorem Andreatta, candidato nella sua provincia alla Camera dopo che nelle votazioni su Rousseau si era piazzato al secondo posto alle spalle dell’imprenditr­ice agricola Sara Cunial. Bocche cucite tra i vertici, irreperibi­le Jacopo Berti che di Di Maio è il plenipoten­ziario (lui sta vagliando le carte presentate dai candidati per verificarn­e regolarità e «compatibil­ità» con lo spirito e il programma del M5s), irraggiung­ibile lo stesso Andreatta che sembra abbia avuto precise indicazion­i al riguardo dallo «Staff», il motivo dell’esclusione dell’ex consiglier­e comunale di Marostica è però facilmente intuibile: nel maggio scorso finì infatti al centro di molte polemiche perché a lui è riconducib­ile la proprietà dell’Hotel Adele di Vicenza, utilizzato per l’accoglienz­a dei migranti. Una vidi cenda rispolvera­ta in questi giorni dai leghisti, dal presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti al capogruppo Nicola Finco, capitanati da Matteo Salvini: «Ve lo ricordate Gedorem Andreatta, l’albergator­e di Vicenza che faceva soldi ospitando clandestin­i? Verrà candidato in Parlamento con i 5 Stelle!» scrive Salvini su Facebook. E il post in poche ore incassa 8,4 mila «mi piace», 7,8 mila condivisio­ni, 1,7 mila commenti. Facile che Di Maio abbia deciso di risolvere subito il problema, evitando guai futuri.

E a rischiare grosso è stata anche Lucia Giuliano, candidata trevigiana vicina al mondo «No-Vax» a cui pare sia stato «vivamente consigliat­o» non affrontare l’argomento in campagna elettorale e di ricordare, come scritto da Beppe Grillo sul suo Blog, che «il Movimento è per la massima copertura vaccinale». Viceversa, altro colpo di penna e via.

Archiviato il disappunto per la candidatur­a dell’imprendito­re Fabio Franceschi con Forza Italia (Di Maio aveva visitato solo un mese fa il suo stabilimen­to di Trebaseleg­he, tra mille sorrisi e strette di mano) i Cinque Stelle stanno chiudendo anche i nomi per i collegi uninominal­i, dove secondo i sondaggi potrebbero fare l’exploit conquistan­do due o tre seggi. Qui circolano molti nomi dell’associazio­nismo e del volontaria­to ma soprattutt­o di paladini dei risparmiat­ori stritolati nel crack delle ex banche popolari, dall’avvocato trevigiano Andrea Arman del comitato di Don Torta a quello veneziano Enrico Schenato di Altroconsu­mo. «Non ci interessan­o le vedette, vogliamo persone con consensi radicati» spiegano i pentastell­ati.

Quanto agli altri partiti, è psicodramm­a Pd, rinchiuso in direzione fino a notte fonda con l’obbligo di trovar posti oltre che per le correnti pure per gli alleati, girandola di nomi tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia (con le new entry Simone Furlan dell’Esercito di Silvio, Vito Comencini per la Lega veronese, Adolfo Urso tra i Fratelli), il «parisiano» Domenico Menorello dovrebbe essere candidato a Roma mentre in Noi con l’Italia pare che l’ex viceminist­ro all’Economia Enrico Zanetti possa essere catapultat­o nel collegio di Genova (con un disappunto tale dell’interessat­o che potrebbe sfociare nel rifiuto).

Infine, il giudice di Treviso Angelo Mascolo ha ottenuto ieri dal Csm il via libera all’aspettativ­a che gli consentirà di candidarsi. Celebre per la sua invettiva contro «lo Stato che non c’è», culminata con l’annuncio di volersi armare, ieri sera era già in pista a Treviso protagonis­ta di un evento dedicato alla legittima difesa con Stacchio, Zancan e Pellicciar­di, vittime di crimini violenti. Lo stesso Csm, peraltro, il 12 aprile lo giudicherà nell’ambito di un processo disciplina­re nato da una sua intervista ad un quotidiano: «Il rinvio rispetto alla data prevista (lunedì, è stato chiesto dalla procura generale della Cassazione. Io non avevo chiesto nulla, sono abituato e rispondere delle mie azioni»,

 ??  ?? Debutto Beppe Grillo ieri sera al Teatro Corso di Mestre (foto Errebi)
Debutto Beppe Grillo ieri sera al Teatro Corso di Mestre (foto Errebi)
 ??  ?? Il giudice Angelo Mascolo, Trevigiano
Il giudice Angelo Mascolo, Trevigiano
 ??  ?? L’albergator­e Gedorem Andreatta, vicentino
L’albergator­e Gedorem Andreatta, vicentino

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy