Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Case popolari per giovani coppie «Il bando? Favorisce i ricchi»

Polemica del sindacato inquilini: «Un obbrobrio sociale. Cambiatelo»

- Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Un obbrobrio dal VICENZA punto di vista sociale. E anche in contrasto con la normativa vigente in materia di locazione». Il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatar­i) non usa mezzi termini per definire il bando emesso dal Comune per assegnare 16 alloggi a canone agevolato per giovani coppie.

«Un’infelice trovata dell’assessore Sala (Isabella, assessore alla Comunità, ndr) - dichiara il segretario generale di Sunia Vicenza, Mauro Marchi - segno dello scarso lavoro sulle politiche abitative di questa Giunta». Al centro del contendere un provvedime­nto di Palazzo Trissino, già disegnato e però in via di pubblicazi­one nei prossimi giorni. Si tratta di un bando per assegnare 16 alloggi a canone agevolato, cioè parte di quei 1499 alloggi Erp (Edilizia residenzia­le pubblica) del Comune, e che però la Giunta ha deciso di riservare a giovani coppie: gli appartamen­ti rientrano in un edificio di proprietà del Comune e ristruttur­ato da poco - ma acquisito nel 2004 - in viale San Lazzaro, di fronte all’albergo cittadino, destinato a coppie under 35 con Isee (Indicatore della situazione economica equivalent­e) inferiore a 40 mila euro.

I canoni di affitto sono a tariffa agevolata - compresi fra 297 e 408 euro a seconda del tipo di abitazione - ma per poter stipulare il contratto il Comune chiede 36 mensilità anticipate, cioè 3 anni di affitto pagato per importi che variano da 10.692 euro a 14.688 euro. Da qui le critiche del Sunia: «Sotto il profilo sociale questo bando è un obbrobrio - dichiara Marchi - inoltre la legislazio­ne in materia di locazione consente di chiedere al massimo di tre mensilità di acconto, non tre anni».

La Giunta, in fase di presentazi­one del provvedime­nto, ha precisato che i soldi degli anticipi richiesti «saranno scomputati dall’eventuale acquisto dell’abitazione dopo undici anni di affitto - aveva spiegato Sala - a patto che almeno nove inquilini ne facciano richiesta». E anche qui il sindacato degli inquilini attacca: «Questa non è affatto una certezza - precisa Marchi - sembra quasi che si vogliano favorire quei cittadini che hanno alle spalle garanzie economiche, magari della famiglia». Uno dei requisiti del bando riguarda il matrimonio o l’unione civile - degli inquilini richiesta «entro un anno dal contratto», ma anche qui piovono parole dure: «È credibile si chiede Marchi - che una giovane coppia voglia fare famiglia in una zona priva di verde e parchi, di fronte all’albergo cittadino e a una strada trafficata come San Lazzaro?».

Da qui la richiesta formalizza­ta dal Sunia al Comune: «Il bando deve ancora essere pubblicato - precisa Marchi - dunque chiediamo che venga modificato, e che si attui una radicale revisione delle politiche abitative da parte del Comune, anche con la convocazio­ne della commission­e per l’emergenza abitativa, che non si riunisce da un anno».

 Marchi Queste regole sono anche in contrasto con la normativa in materia di locazione

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Il progetto Il Comune vuole affidare 16 nuovi alloggi Erp ai giovani

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