Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Commissione saltata, maggioranza furiosa
L’accusa alle opposizioni: «Capaci solo di denigrare la giunta e fare polemica»
BASSANO
S’infiamma la polemica politica sulla rinuncia da parte delle minoranze di presiedere la commissione consiliare temporanea di monitoraggio dei lavori al Ponte perché «difforme da quella che ripetutamente richiesta, ossia di indagine, quindi con maggiore poteri». L’organismo «rivisto» e votato dalla maggioranza non è quello proposto dall’opposizione che alla prima seduta ha rifiutato la presidenza . «A suo tempo avevamo chiesto una commissione d’indagine per approfondire meglio la tormentata vicenda del restauro – sostengono le opposizioni – La formula scelta dalla maggioranza non è che un copione della commissione che già si occupa del territorio». Ne è scaturita una «brentana» di reazioni con scambi di accuse reciproche. Secondo i capigruppo della maggioranza, Gianandrea Borsato del Pd, Renzo Masolo di Bassano per tutti e Bruno Bernardi di Più Bassano, «l’unico scopo della richiesta delle minoranze di istituire una commissione, temporanea o d’indagine, era di polemizzare».
«Il loro obiettivo è denigrare il lavoro dell’amministrazione – continuano - La commissione d’indagine non è giustificabile: mai come nel caso del Ponte l’iter è stato esaminato e analizzato da Tar, Consiglio di Stato, avvocati di parte. È facile lanciare generiche critiche; più difficile assumersi l’onere e la responsabilità di un’ attività diretta. La verità è che di fronte al pericolo di dover riconoscere che l’amministrazione ha operato per il meglio, le opposizioni hanno preferito fare retromarcia. Un’occasione gettata alle ortiche e una grave mancanza di rispetto verso le attese della città . Questa riprova della falsa disponibilità delle minoranze non sorprende ma ci delude e ci sprona a sostenere il non facile lavoro dell’amministrazione. Insisteremo nel dialogo, che non si è mai interrotto, con la città».
Interviene anche Luigi Tasca, segretario cittadino del Pd, che accusa le opposizioni di «mettere davanti il tornaconto politico alla responsabilità verso la cittadinanza». «Le minoranze – prosegue – suggeriscono di dare la presidenza al capogruppo del Pd Borsato, ma è impossibile per regolamento. Non vogliono prendersi l’onere perché non hanno argomenti, preferiscono sparare nel mucchio per mero tornaconto elettorale. Ma così tolgono alla città un’occasione di ulteriore trasparenza e conoscenza sui lavori del ponte».