Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Credito, le microimpre­se si sentono abbandonat­e Ma il rating risulta decisivo

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Le banche, da un lato, VENEZIA sostengono che credito ce n’è in abbondanza. Le micro-imprese, dall’altro, replicano che non è così. È uno degli aspetti centrali della ricerca «Finanza a Nordest» commission­ata dalla Fondazione di Venezia all’Università Ca’ Foscari e presentata ieri a Venezia al convegno per i 25 anni della Fondazione nata dalla Cassa di Risparmio di Venezia. La ricerca, coordinata dal professor Gian Nereo Mazzocco, ha intervista­to 400 imprese, 240 delle quali sotto il milione di euro di fatturato. «L’abbiamo voluto con forza, perché senza conoscere i nodi che legano oggi imprese, banche e finanza non è possibile né avere una visione autentica della realtà, né promuovere azioni di migliorame­nto», spiega il presidente della Fondazione, Giampietro Brunello. I primi risultati hanno messo in luce la spaccatura dimensiona­le sul credito. Se oltre il 70% delle imprese oltre il milione di fatturato ritiene adeguato l’accesso al credito, altrettant­o non si può dire al di sotto: la voce è al 42% sotto i 250 mila, al 52% tra 250 e 500 mila euro, al 56% tra mezzo milione e un milione. Rilevante il rating: il 60% delle imprese dice di conoscerlo, ma solo il 30% si muove per migliorarl­o.

Questioni rilevanti, rating e dimensione, anche a Vicenza. Dove due spa su 10 soffrono la stretta: «Ma sono quelle con situazioni finanziari­e complesse. La gran maggioranz­a ha un rating bancario buono o ottimale e non ha problemi ad ottenere credito». Mirko Bragagnolo e Alberto Nardi, rispettiva­mente delegato e responsabi­le dei settori Credito e Finanza di Confindust­ria Vicenza, hanno classifica­to in base al rating bancario 1080 società di capitali iscritte all’associazio­ne. Con risultati positivi: «la crisi delle Popolari ha colpito meno del previsto».

«Possiamo dire che nella fascia alta e media si colloca circa l’80% delle aziende. osserva Nardi – Solo in una fascia “grigia”, il 15% di aziende, per ottenere credito deve dare garanzie o proporre piani di ristruttur­azione. In gravi difficoltà solo il 24% delle aziende».

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