Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, un derby con l’elmetto
In un Menti quasi sold-out i biancorossi attendono la capolista Padova. Zanini: «La classifica dice che loro sono più forti ma ce la giocheremo per noi e per i tifosi. E ora il Lane ha bisogno di tutti»
VICENZA
I problemi sono ancora tanti ma attorno al Vicenza si respira fiducia e c’è speranza che le cose ora possano virare al meglio.
Pur tra mille difficoltà Nicola Zanini è fiducioso e pronto ad un’altra battaglia. «Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e che i problemi devono ancora essere risolti — dice il tecnico biancorosso — ma attorno a noi c’è gente che sta lavorando per il bene del Vicenza e questo ci dà forza e voglia di continuare a lottare per mantenere la categoria. In settimana abbiamo lavorato bene, chi è qui è concentrato e pronto a dare il massimo, contro il Padova saremo all’altezza della situazione. Ci aspetta una serata particolare, il Menti sarà gremito in ogni ordine di posto e sarebbe veramente bello vincere perché i tre punti sarebbero un grande regalo per noi e i nostri tifosi». Per Zanini, oltre ai problemi societari, ci sono anche quelli di formazione visto che Lanini e Di Molfetta sono ormai ex a tutti gli effetti e Beruratto, Ferchichi e Salifu sono ai box. Inoltre, proprio ieri, Comi è stato colpito da un attacco influenzale e di conseguenza la rosa a disposizione del tecnico biancorosso è ai minimi termini nonostante l’arrivo del centrocampista Francesco Giorno dal Parma (che contro il Padova potrebbe andare in panchina) e quello non ancora ufficiale di Nikola Jakimoski .
«Diciamo che non posso avere molti dubbi — sorride Zanini — la rosa è limitata per vari motivi e c’è qualche acciaccato ma tutti sono pronti a dare il massimo e chi scenderà in campo ha tutta la mia fiducia». Contro il Padova dell’ex Pierpaolo Bisoli il Vicenza dovrà superare molte difficoltà considerata la forza della capolista, ma potrà contare sulla spinta di circa tredicimila tifosi (il Menti è molto vicino al sold out) che sosteranno i giocatori di Zanini dal primo all’ultimo minuto. «Di sicuro sarà uno spettacolo perché la tifoseria ha preparato coreografie particolari — spiega il tecnico — magari per i più giovani ci sarà il rischio di emozionarsi, ma passati i primi minuti tutti penseranno solo al campo. Abbiamo la possibilità di giocare davanti a un pubblico di categoria superiore e questo ci darà la forza per affrontare l’impegno nella maniera migliore. Non sarà facile, la classifica dice che il Padova è più forte ma secondo me il gap ma non è così evidente come dice la classifica. Per noi la disastrosa situazione societaria ha fatto la differenza in negativo e, pur senza negare i meriti del Padova che si trova in testa alla graduatoria con merito, ritengo che il Vicenza se la possa giocare. Il bello del calcio è che partite dal risultato scontato non ce ne sono, e quindi credo che il pronostico sia assolutamente aperto a qualsiasi risultato». Ma per riuscirci il Vicenza avrà ancora bisogno di una prova di grande carattere da parte soprattutto dei leader della squadra, magari stavolta a partire già dal primo minuto.
«Se vi riferite a Giacomelli e a Comi ho già spiegato che non erano al meglio e che contavo su di loro perché facessero la differenza a partita in corso e così è stato — sottolinea Zanini — stavolta Giacomelli potrebbe partire dall’inizio perché ha superato gli acciacchi e sta meglio. Deciderò poco prima della partita, anche in base a come vorremo giocare». L’ultimo pensiero dell’allenatore è per il curatore Nerio De Bortoli. «E’ un uomo che ha buone idee e che si sta dando molto da fare per risolvere questa situazione. Ma il Vicenza adesso ha bisogno dell’aiuto di tutti, perché portare la nave in porto non dipende soltanto da lui, né soltanto da noi».
In campo Comi influenzato, sarà in panchina: dentro Ferrari dall’inizio con Giacomelli e De Giorgio