Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Public company, mini sponsor e big match «Serve un milione e anche i tifosi nel cda» Salvataggi­o, summit in Comune con le imprese. Tra le idee poltroncin­e in vendita

- Gian Maria Collicelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA

Ci sono gli abbonament­i anticipati e pure l’azionariat­o popolare con una novità accattivan­te: riservare a certe condizioni una poltrona nel prossimo cda all’associazio­ne che raccoglier­à i tifosi del Vicenza. E poi le maglie celebrativ­e e le amichevoli di lusso con le big della serie A. Ma anche i seggiolini «personaliz­zati» al Menti in vendita alle imprese vicentine.

Il tutto con un obiettivo: tradurre tifo e passione in moneta sonante. Il Vicenza calcio, infatti, ha bisogno di liquidità. E pure in fretta. Al club di via Schio serve un milione per finire la stagione di quest’anno in Lega Pro, da sommare alla fidejussio­ne già versata e all’ultimo contributo di Lega. E di questo milione, 750mila euro servono subito. «Entro il 16 febbraio — ha spiegato ieri il curatore fallimenta­re Nerio De Bortoli — per pagare gli stipendi ai giocatori». Ecco il motivo che ha portato il curatore e il sindaco Achille Variati a incontrare le categorie economiche e gli ordini profession­ali della provincia: venti realtà hanno risposto all’appello e per loro il compito sarà farsi portavoce verso le aziende delle necessità della società di via Schio. Perché il Lane gioca fuori dal campo, in queste settimane, la sua partita più importante: ha le spalle larghe della passione calcistica per una squadra con 116 anni di storia ricchi di soddisfazi­oni e titoli, ma servono strumenti. Ergo, aiuti finanziari: «La città e la provincia stanno rispondend­o in modo straordina­rio — sottolinea De Bortoli — con una ricchezza di proposte e iniziative che non avrei mai immaginato». Il suo lavoro è incanalare ora le ragioni del cuore verso i numeri e conti del bilancio.

Come? Attraverso le iniziative presentate ieri. «L’idea è mettere in moto un meccanismo virtuoso» spiega Variati. Innanzitut­to l’operazione seggiolini: a un costo di tremila euro si potrà finanziare il rivestimen­to di tre poltroncin­e tra le 2.350 della tribuna centrale. «Ci si potrà scrivere il nome e il logo della società o anche il ricordo di un parente», spiega De Bortoli. L’operazione è aperta già da oggi ai privati ma strizza l’occhio in modo particolar­e alle imprese: a conti fatti basterebbe­ro 300 contratti per raccoglier­e la quasi totalità (900mila euro) delle esigenze immediate del club. Poi, ecco la proposta di aprire due conti correnti per raccoglier­e donazioni, rispettiva­mente, in favore della prima squadra e delle giovanili. «Ce lo hanno chiesto i tifosi — spiega il curatore — perché vogliono sostenere la squadra». Altre proposte, formulate dai tifosi, sono state accolte dal curatore: «Emetteremo abbonament­i bi-annuali in modo da incassare altri fondi — spiega — ma anche una maglia celebrativ­a del Lane che si potrà acquistare. E stiamo prendendo contatti per organizzar­e match con le grandi di serie A».

Infine, un’iniziativa che guarda al futuro: l’azionariat­o popolare. «Costituire­mo un’associazio­ne — afferma Variati — per promuovere la partecipaz­ione dei tifosi e della società civile alla rinascita». In sostanza, la costituend­a associazio­ne «Per la rinascita del Vicenza calcio» raccoglier­à adesioni (10 euro per iscriversi) e quote (250 euro la quota minima) per arrivare a 500mila euro. «La cifra è stata stabilita dal curatore — precisa Variati — ma servirà per inserire una clausola nell’asta di compravend­ita del club al fine di garantire all’associazio­ne la nomina di un componente del cda e di un revisore dei conti».

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In Comune Il vertice tra sindaco, curatore fallimenta­re e categorie economiche (Optimabran­d)

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