Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

E’ morto Zard portò in Veneto i big del rock

- Verni

La canzone d’autore non sarebbe entrata nei teatri, il rock all’Arena di Verona, e le opere popolari invaso palazzetti e piazze. Senza David Zard, la musica in Veneto oggi sarebbe davvero diversa. Zard, morto ieri a Roma a seguito di una lunga malattia, non era un promoter, era “il” promoter; aveva portato in Italia i Rolling Stones e i Pink Floyd, Michael Jackson e Madonna. Fu il primo a portare in un teatro veneto la musica d’autore. A metà anni Ottanta realizzare al teatro Goldoni di Venezia una rassegna con programma che abbracciav­a Paolo Conte, Lucio Dalla e Angelo Branduardi. Si rifiutò di realizzare invece il mitico concerto del 15 luglio 1989 dei Pink Floyd in bacino San Marco, ma prenotò con largo anticipo una suite al Danieli che dava sullo spettacolo, e se lo vide tutto, sorseggian­do champagne. All’Arena di Verona, per primo 15 settembre del 1978, portò la musica pop con il concerto della Carovana del Mediterran­eo progetto di Angelo Branduardi che univa il menestrell­o al Banco del Mutuo Soccorso, a Luigi Lai, Maurizio Fabrizio e Felix Mizrahi. Anche il rock arrivò in Arena grazie a lui con quel doppio mitico concerto del maggio del 1984 che vide il doppio show di Carlos Santana e Bob Dylan. Poi fu la volta di “Notre dame de Paris” di Riccardo Cocciante. Portò in Arena anche “Dracula” della PFM, “Tosca” di Lucio Dalla e “Giulietta e romeo ama e cambia il mondo”.

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