Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
E il M5s caccia la candidata grillina no vax
Andreatta fuori per i migranti ma i pentastellati lo difendono
Dopo Gedorem Andreatta, che però come vedremo secondo lo «Staff» non sarebbe affatto stato escluso ma avrebbe spontaneamente deciso di fare un passo indietro per «querelare tutti», un altro candidato del Movimento Cinque Stelle si vede depennato dalla lista per la Camera dopo aver regolarmente vinto le primarie su Rousseau. Si tratta di Sara Cunial, vicentina come Andreatta con cui peraltro componeva la coppia di testa della lista (che difatti ne esce decapitata, ora si attende di capire chi, tra i sostituti, verrà indicato da Luigi Di Maio come successore), ex dirigente della multinazionale Cytec che ha poi deciso di cambiare vita e dedicarsi all’agricoltura biologica.
Era stata lei, e non come erroneamente scritto ieri Lucia Giugliano (confusa per omonimia con Lucia Giuliano, pure trevigiana, portavoce dei comitati dei genitori No-Vax che per settimane hanno duellato col ministro della Salute Beatrice Lorenzin), la destinataria dell’avvertimento partito dallo «Staff» per via delle sue posizioni contro i vaccini. Pensieri e parole note all’interno del Movimento Cinque Stelle e cristallizzate da Cunial in un post su Facebook, poi sparito agli occhi del pubblico (il suo profilo è stato reso «privato»).
Parlando del vaccino antiinfluenzale gratuito per i bambini, Cunial scrisse il 6 gennaio scorso: «Ricorda molto la politica di alcuni anni fa che prevedeva l’eutanasia di massa che doveva portare ad una rigenerazione genetica. In primo luogo doveva investire neonati e bambini malformati e portatori di gravi handicap fisici e mentali, successivamente gli adulti. I reali contorni dell’operazione furono mantenuti strettamente riservati e segreti con la complicità di medici e personale sanitario le case di cura vennero riadattate con impianti per inalazioni di gas tossici e forni crematori per smaltire cadaveri ed impedire eventuali ricerche sulle cause della morte da parte delle famiglie dei malati. Anche allora il servizio fu reso completamente gratuito».
Il post pubblicato su Facebook ha fatto fare un salto sulla sedia allo «Staff» che col «capo politico» Di Maio sta vagliando le candidature una per una, convincendoli ad intervenire. Pare che Cunial sia stata raggiunta da una telefonata piuttosto perentoria, in cui la si invitava a non intervenire più sul tema, men che meno con argomentazioni che accostavano i vaccini al genocidio. E questo anche alla luce del fatto che il Movimento ha dichiarato esplicitamente sul Blog di Grillo di essere favorevole «alla più ampia copertura vaccinale possibile».
Alla fine, però, i dubbi e le perplessità su Cunial hanno prevalso: meglio non rischiare, perché scottati dagli errori del passato (dalle sirene alle scie chimiche), i pentastellati stavolta vogliono evitare di portare in parlamento persone dai convincimenti eccessivamente «alternativi» e border line. E così la vicentina è stata depennata, senza neppure la consolazione di una qualche spiegazione, che invece è stata riservata a Gedorem Andreatta, accusato dai leghisti di «fare i soldi con i clandestini» perché proprietario a Vicenza di un hotel che ospita i migranti.
Con un messaggio pubblicato sul profilo Facebook del Movimento, infatti, si spiega che Andreatta «ha fatto un passo indietro» perché «sta mettendo in mano ai propri avvocati e alla magistratura tutte le notizie false che sono state messe in giro su di lui». L’occasione è stata comunque utile per i Cinque Stelle per chiarire che «la nostra posizione sull’immigrazione, che è il più grande fallimento dei partiti, è netta e inequivocabile. Come lo è la necessità di fermare immediatamente il business dell’immigrazione».