Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Processi lunghi, speso un milione per risarcire

- Zorzi

Era già rimasta colpita per il numero di prescrizio­ni in appello, anche se quel 45 per cento migliorava il 54 per cento di un paio di anni fa. «Soldi e tempo buttati», aveva sottolinea­to la nuova presidente della Corte Ines Marini. Ma quando poi ha visto che nel giro di un anno sono raddoppiat­i i ricorsi per la cosiddetta «legge Pinto» sull’eccessiva durata del processo, passati da 228 a 427, e soprattutt­o che lo Stato solo in Veneto ha speso per questi risarcimen­ti oltre 1 milione e 300 mila euro, è sbottata e l’ha scritto nero su bianco nella relazione dell’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o, aperto ieri mattina. «Non costerebbe di meno impiegare quelle stesse risorse per dotare gli uffici giudiziari dei mezzi necessari al loro funzioname­nto?», è tuonata Marini. E d’altra parte già pochi minuti prima aveva garbatamen­te «tirato le orecchie» al ministero. «Noi magistrati abbiamo fatto, fino in fondo, la nostra parte e non accettiamo più che la colpa dell’inefficien­za della giustizia venga scaricata su di noi aveva letto - Ora tocca alle istituzion­i centrali continuare nel nuovo solco intrapreso».

Perché effettivam­ente l’anno scorso qualche passo avanti c’è stato e sia la presidente che il nuovo procurator­e generale Antonio Mura l’hanno riconosciu­to. E ovviamente a sottolinea­rlo sono stati anche gli ospiti «romani», cioè il membro del Csm Claudio Galoppi e il sottosegre­tario alla Giustizia Cosimo Ferri. «Abbiamo rivisto le piante organiche e assegnato più magistrati al Veneto - ha detto Ferri, ricordando le 41 toghe date in più a procure (12) e tribunali (29) e le 5 in Corte - abbiamo assegnato 63 assistenti giudiziari del nuovo concorso e più avanti ne arriverann­o altri 49». In Corte il personale è scoperto per il 29 per cento e per il 23 per cento nei tribunali. «Ma senza di loro il lavoro del giudice resta sulla carta», ha spiegato Marini. Tutti hanno apprezzato anche la collaboraz­ione delle istituzion­i, ringrazian­do il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (che ha sbloccato i fondi per terminare la Cittadella della giustizia di piazzale Roma) e il governator­e Luca Zaia, il quale ha sottolinea­to che il Veneto è stata la prima regione a mettere a disposizio­ne i propri dipendenti per gli uffici giudiziari. Ferri ha poi ricordato l’«invasione» del contenzios­o bancario, auspicando l’istituzion­e di un giudice specializz­ato in materia e i finanziame­nti dati al tribunale di Vicenza per celebrare il maxi-processo PopVi.

Marini ha fatto il punto della situazione, statistich­e alla mano. In Corte le pendenze sono aumentate di mezzo migliaio di fascicoli nel settore civile (soprattutt­o per il contenzios­o dei migranti e della legge Pinto), mentre sono diminuite nel penale del 7,8 per cento. Cali generalizz­ati anche in tutto il resto del distretto, salvo il tribunale di Venezia, oberato anch’esso da profughi e class action Volkswagen. La Corte ha poi ridotto di 158 giorni i tempi di definizion­e dei processi penali e di 172 delle cause civili (che restano però sopra i tre anni medi) e migliorame­nti ci sono anche a livello di primo grado.

Mura e Marini, pur in assenza dei consueti dati, hanno spiegato che i reati contro la pubblica amministra­zione sono stabili, mentre restano elevate le inchieste sullo spaccio di droga e sono in crescita gli episodi di stalking, così come i reati sessuali. La presidente della Corte ha sottolinea­to anche l’aumento dei processi per rapina e le indagini per furti, soprattutt­o in abitazione, «il reato più diffuso nei circondari».

Massima attenzione ai «reati-spia» della criminalit­à organizzat­a e alle inchieste sul terrorismo. Il pg ha poi sottolinea­to la «sempre più diffusa la percezione di insicurezz­a da parte del cittadino», citando le polemiche per le «scarcerazi­oni rapide». «Il carcere è l’extrema ratio - ha spiegato - ma per questo si deve arrivare il prima possibile alla sentenza definitiva».

Le procure venete hanno disposto l’anno scorso 3831 intercetta­zioni, tra telefoni e ambientali, di cui oltre un migliaio per inchieste dell’Antimafia e 45 per terrorismo.

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 ??  ?? La cerimonia L’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o celebrata ieri a palazzo Grimani. Sullo scranno principale la presidente della Corte Ines Marini (Vision)
La cerimonia L’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o celebrata ieri a palazzo Grimani. Sullo scranno principale la presidente della Corte Ines Marini (Vision)
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Procurator­e Antonio Mura

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